“Se per liberare una carreggiata dai detriti di una frana ci sono voluti ben cinque anni e alla fine l’iniziativa è stata portata avanti dal Comune, sebbene si tratti di un arteria provinciale, forse è il caso di non pagare più il bollo sulle auto.” È questa la provocazione lanciata dal Vice Sindaco del centro madonita che da anni fa i conti con il rischio di totale isolamento a causa del completo abbandono delle due strade provinciali, la 60 e la 52, che collegano il paese con i vicini centri di Gangi e Cefalù. L’idea di boicottare il bollo auto è venuta fuori in questi giorni quando, dopo ben cinque anni, è stato rimossa l’enorme “montagna” di terreno che dal 2009 stazionava su una delle tante curve della sp 60. Nonostante la strada fosse ridotta a una carreggiata e il tratto fosse in curva in questi anni dalla Provincia non era mai arrivato un intervento risolutivo, costringendo il comune a numerose e sempre inevase sollecitazioni. Il problema è stato avviato a soluzione grazie agli interventi di bonifica in corsa nella ex discarica maurina; serviva un ingente quantitativo di terreno e da qui l’idea del municipio di chiedere alla provincia di impiegare quello franato sulla strada in modo da prendere … due piccioni con la stessa fava. Detto, fatto! In pochi giorni la strada è ritornata percorribile dando un piccolo sollievo alle decine di automobilisti per i quali da Palazzo Comitini sono giunti appena 50.000 euro da impiegare in una strada ridotta a trazzera. RQ