Targa Florio, il distretto che funziona

Michele Ferraro

Editoriale

Targa Florio, il distretto che funziona
900 mila euro per rilanciare il mito della corsa automobilistica più antica del mondo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Mentre il Distretto turistico delle Madonie, che alla luce delle ultime note pervenute alla stampa non sappiamo più neanche come chiamare, è lacerato da lotte intestine, l’altro distretto turistico fondato senza tanti inutili proclami nel territorio, quello dedicato alla Targa Florio, ha messo a segno un colpaccio: l'Assessorato Regionale al Turismo ha approvato tutti e tre i progetti presentati dal consiglio di amministrazione del distretto, con cospicui finanziamenti a valere sulla linea di intervento 3.3.3A-C del PO-FESR 2007-2013. Questi i progetti:

–          il progetto n. 48 “Targa Florio Patrimonio della Sicilia” di importo base di 540 mila euro;

–          il progetto n. 49 “Circuito Turistico della targa Florio. Un mito che vive” di importo base di 300 mila euro;

–          il progetto n. 50 “Sulle strade del mito” di importo base di 25 mila euro

I progetti, in linea con le linee guida del bando emanato dall'assessorato, prevedono la valorizzazione e promozione dei territori che furono protagonisti della storica Targa Florio, la corsa più antica del mondo, fondata nel 1906 dall'industriale e mecenate siciliano Vincenzo Florio.

“Sono previsti interventi di promozione del territorio in Italia e all'estero” afferma il nuovo presidente Fabio Lo Sicco che ha preso la guida del distretto dopo le dimissioni di Angelo Pizzuto, eletto nei mesi scorsi alla presidenza dell’ACI di Palermo e quindi fattosi da parte per lasciare spazio agli altri soci

Il distretto punta sulla promozione legata alla storia culturale e sportiva della Targa Florio, con interventi nei singoli comuni aderenti al distretto, la predisposizione di totem luminosi di ultima generazione nelle piazze che possano proiettare per residenti e visitatori filmati storici e moderni sulla Targa Florio, il posizionamento di segnaletica di carattere sportivo e culturale lungo il percorso del Grande Circuito della Targa, la valorizzazione della rete dei piccoli musei della targa Florio (attualmente presenti in Collesano, Campofelice, Cerda e Termini Imerese) ed altre azioni volte a promuovere il territorio attraverso la storia e la cultura della Targa.

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