Termini Imerese, ancora atti vandalici alla villa Palmeri

Giuseppe Di Gesù

Cronaca

Termini Imerese, ancora atti vandalici alla villa Palmeri
Scritte nella scalinata d'ingresso

18 Gennaio 2016 - 00:00

Termini Imerese. Ancora atti vandalici alla villa Palmeri. Dei ragazzi hanno pensato “bene”, di esternare i propri sentimenti nelle scale d’ingresso della villa comunale cittadina.

Con vernice rossa sono state infatti imbrattate le scale dell’ingresso posteriore, lato via Garibaldi. A farne le spese, l’intera scalinata. Frasi d’amore, che però sui social network hanno scatenato l’indignazione dei cittadini. Tantissime infatti le frasi di ragazzi postate su facebook disgustati per l’ennesimo atto ai danni della villa Palmeri. Solo qualche mese fa, ad avere la peggio erano state le oche che popolano la vasca situata all’interno della villa. I Lions di Termini avevano successivamente donato due oche. Ancora un atto vandalico qualche settimana fa, quando era stato trafugato il busto di Nicolò Palmeri.

Adesso si spera che le telecamere poste nei pressi della villa, possano aver filmato qualcosa, per risalire ai colpevoli. Purtroppo assistiamo, ancora una volta, a gesti di inciviltà che fanno capire quanto ancora sia lontana per certuni il senso civico e il rispetto del bene comune.

Il primo cittadino di Termini Imerese Salvatore Burrafato, sulla vicenda ha dichiarato “Ancora una volta la Villa Palmeri è oggetto della cronaca per l'ennesimo atto vandalico e ciò mi spinge ad una riflessione sull'evidente “bravata”. E' opportuno porsi delle domande sul perché di tali “attacchi” ad uno dei luoghi più suggestivi della nostra città.”

“Perché è accaduto tutto ciò? – continua il Sindaco Burrafato – Come mai dei ragazzi non pensano ad altre modalità per esprimersi? Mancanza di rispetto per la cosa pubblica? Mancanza di altri interessi e/o impegni per trascorrere il tempo libero o dare voce alle proprie emozioni? Se i nostri ragazzi non sanno rispettare e tutelare i beni pubblici, e' presumibile che non ne comprendano l'importanza e non li considerino “propri”. Forse la responsabilità di ciò appartiene a noi adulti, istituzioni in primis, che non abbiamo saputo educare al rispetto e fatto amare la città ai nostri ragazzi. Sarebbe troppo riduttivo dire che i giovani non hanno valori, ma chi avrebbe dovuto trasmetterli se non noi? È necessario che tutti gli attori della formazione dalla scuola, agli enti professionali, alle associazioni di volontariato sociale, agli amministratori riflettano sul proprio ruolo nella diffusione delle competenze di cittadinanza. A ciò – conclude Burrafato – aggiungo che, in attesa che si faccia luce sull’accaduto, condanno fermamente e respingo con forza questo gesto di inciviltà che offende il nostro patrimonio culturale e la nostra identità. Alla Villa Palmeri sono legati ricordi ed emozioni che sono stati offesi senza motivo soltanto per una bravata fine a se stessa, che solo con il processo educativo e con la cooperazione di tutti potrà essere evitata. Perché prevenire e' meglio che curare!”

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