Termini Imerese, continua la guerra dell’acqua

Redazione

Politica

Termini Imerese, continua la guerra dell’acqua
Il comune precetta la SpA Acque Potabili Siciliane

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il Comune di Termini Imerese, insieme ai comuni di Cinisi, Castronovo di Sicilia, Villafrati, Terrasini e Vicari hanno, intimato con atto di precetto alla Curatela del Fallimento della Acque Potabili Siciliane s.p.a. in liquidazione, la restituzione degli impianti e delle reti di distribuzione e i beni funzionali alla gestione del servizio idrico e fognario.

 Tale azione deriva dalla ordinanza della Corte di Appello di Palermo emessa in aprile 2014 e resa esecutiva nel corrente mese di maggio, che ordinava alla Curatela del Fallimento della Acque Potabili Siciliane s.p.a. la restituzione dei beni funzionali alla gestione del servizio idrico e fognario.

Ad oggi, fanno sapere dal comune termitano, la Curatela non si è attenuta all’ordinanza del giudice di secondo grado determinando determinando pertanto, secondo quanto afferma il sindaco Burrafato “il pericolo che ulteriori ritardi possano aggravare la situazione idrica già precaria, che ancora oggi vive tutta la comunità termitana”.

Attualmente la gestione del servizio è affidata all’Ato 1 di Palermo, che si trova nell’oggettiva impossibilità di assicurare una ottimale ed efficiente erogazione del servizio idrico, per cui il Comune ha chiesto l’immediata esecuzione forzata nei confronti della Curatela del Fallimento della Acque Potabili Siciliane s.p.a. avvalendosi dell’avv. Accursio Gallo.

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