Termini Imerese, impianto di depurazione in zona Barratina

Redazione

Politica

Termini Imerese, impianto di depurazione in zona Barratina
Burrafato: non si può più aspettare

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il sindaco Totò Burrafato rompe gli indugi e adotta una specifica ordinanza per consentire ad Enel Energia spa la realizzazione dell’allaccio elettrico che consente di poter finalmente avviare l’impianto di depurazione in zona Barratina. Burrafato al riguardo ha precisato: “rispetto alle questioni ambientali che in queste settimane vengono rappresentate da più parti il mio impegno concreto continua ad essere indirizzato verso la messa in funzione del depuratore. Siamo convinti che questa sia la migliore risposta alle aspettative della nostra città. Questa è un’opera pubblica molto attesa dalla nostra comunità. E’ importante perché di fatto permetterà a tutta Termini Imerese di dotarsi finalmente di un impianto di depurazione che farà fronte a tutto il territorio”.

Il contratto di fornitura elettrica tra Enel e Comune è stato sottoscritto già nel 2011, ma nonostante i ripetuti solleciti, Enel non ha ancora provveduto a creare l’allacciamento di depurazione in quanto la Regione siciliana non ha provveduto al rilascio delle relative concessioni.

Nelle scorse settimane c’è stato un incontro tra  il Comune di Termini Imerese e gli uffici competenti dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente Servizio Demanio per sbloccare l’autorizzazione in favore di Enel che deve realizzare la rete elettrica necessaria alla funzionalità del depuratore. Nonostante l’incontro, ad oggi l’Assessorato non ha ancora provveduto a rilasciare l’autorizzazione. Ciò ha determinato la presa di posizione forte da parte del sindaco Totò Burrafato che ha ritenuto di non poter più soprassedere: “non è in alcun modo accettabile, dopo aver definito i lavori per la realizzazione del depuratore, non poterlo avviare soltanto per intoppi burocratici e procedurali. Abbiamo ritenuto di dover adottare questo atto straordinario per chiudere definitivamente la questione della depurazione nella nostra città. Questo intervento fortemente voluto dalla nostra comunità, ha un alto valore ambientale ed un importante rilievo strategico nell’ambito della nostra azione amministrativa. A lavori eseguiti non è tollerabile in alcun modo, che gli scarichi di parte della città continuino ad essere riversati in mare senza il preventivo trattamento di depurazione. La realizzazione del depuratore è frutto dell’impegno e della tenacia di anni di lavoro. Abbiamo alacremente lavorato con gli Uffici comunali per raggiungere questo importante risultato”.

I lavori per la realizzazione del depuratore, affidati a ATI Sacecav s.p.a. capogruppo, sono partiti nel 2009 e oggi sono in fase di ultimazione. Il progetto prevedeva di far confluire le acque reflue di Termini alta, che attualmente scaricano nel San Leonardo, nella rete fognaria di via C. Colombo, attraverso la realizzazione di una condotta che sottopassa la ferrovia e giunge sul lungomare C. Colombo. L’impianto è stato adeguato alla normativa vigente e potenziato in modo da poter raccogliere tutte le acque della città e, una volta depurate, riversate in mare tramite una condotta sottomarina. L’importo dei lavori ammonta a 4.291.150,96 milioni di euro.

L’ordinanza verso Enel s.p.a. è un provvedimento straordinario adottato per far fronte alla grave situazione ambientale causata dalla mancanza della rete elettrica, che di fatto impedisce il funzionamento del depuratore, pur restando quest’ultima obbligata a regolarizzare tutti gli adempimenti amministrativi con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente Servizio Demanio. 

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