Esasperati dal tam tam di notizie e proclami sulle sorti dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, e pressati dall’inesorabile scorrere del tempo, questa mattina i lavoratori si sono riuniti in assemblea davanti i cancelli della fabbrica. Al termine della riunione una decina di operai, in rappresentanza dei colleghi, sono saliti sul tetto dell’ingresso occupando formalmente lo stabilimento. 

 

Al fianco degli operai ex fiat sono scesi anche gli operai dell’indotto, oggi presenti in assemblea. Avuta notizia della occupazione dello stabilimento si sono recati sul posto la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia Municipale.

 

Intanto è già programmato per il prossimo 10 novembre l’ennesimo incontro a Roma, presso gli uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico, al quale prenderanno parte tutte le sigle sindacali per discutere il piano di Grifa Spa sul quale, a seguito dell’inchiesta pubblicata dal settimanale Panorama, a firma del giornalista Marco Cobianchi (leggi qui l’articolo), si moltiplicano i dubbi nonostante le rassicurazioni del governo.  

 

A condividere le preoccupazioni di lavoratori e sindacati anche il primo cittadino di Termini Imerese Salvatore Burrafato che su fb scrive: “È il tempo dei chiarimenti. A pochi giorni dalla fine degli ammortizzatori sociali bisogna stringere i tempi e fare il punto. Con le lettere di licenziamento da parte di Fiat già spedite bisogna accelerare processo di reindustrializzazione per garantire prosieguo ammortizzatori sociali. Bene la convocazione al Mise”.

“Permangono tutte le preoccupazioni sullo stato di salute dei conti di Grifa e sul suo processo di ricapitalizzazione – ha dichiarato il segretario regionale Fiom Roberto Mastrosimone – il patto di servizio che Regione e governo devono firmare per finanziare il salvataggio di Termini Imerese non è stato ancora siglato, così come la cessione di ramo d’azienda tra Grifa e Fiat”.