Termini Imerese, verso le elezioni: Intervista ad Agostino Moscato

Redazione

Politica

Termini Imerese, verso le elezioni: Intervista ad Agostino Moscato
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei candidati sindaci

18 Gennaio 2016 - 00:00

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative di Termini Imerese, dopo aver incontrato Burrafato e Vitale ecco l'intevista ad Agostino Moscato:

A fronte della sua esperienza lavorativa e nell’ambito del sociale, che cosa la spinge a candidarsi e con quali obiettivi?

Questa candidatura è frutto di un’assunzione di responsabilità e di amore per la città di Termini Imerese. Una città, ricordiamolo, ricchissima di storia che negli ultimi anni è andata incontro a un degrado sociale e culturale senza precedenti. Credo fermamente che l’esperienza acquisita nel settore lavorativo e grazie all’impegno per l’ambiente e il sociale possa fungere da esempio positivo da trasferire nella pubblica amministrazione.

Nell’eventualità della vittoria, quali sarebbero i provvedimenti più urgenti da adottare in un periodo, diciamo “simbolico”, di cento giorni?

Innanzitutto la questione legati ai commercianti e alle piccole e medie imprese rimaste fuori dalla ZFU, la Zona Franca Urbana. Intendiamoci, la ZFU è un’iniziativa ottima e può dare buoni frutti, ma nel caso di Termini Imerese è stata disegnata male, col risultato di tagliare fuori diverse attività del nostro comprensorio; per questo bisogna procedere a una revisione defiscalizzando le tasse di pertinenza comunale. In secondo luogo, c’è da attivare una campagna per sensibilizzare la raccolta differenziata, coinvolgendo tanto le scuole quanto le famiglie, puntando a un grosso incremento della percentuale di raccolta nei primi due anni. Allo stesso tempo, si deve procedere a un’improrogabile riqualificazione dell’urbanistica cittadina, specialmente del centro storico; tramite una defiscalizzazione delle tasse comunali, bisogna a questo proposito incentivare l’artigianato e la manodopera per il recupero degli edifici e favorire la diffusione di impianti fotovoltaici: tutto ciò, è evidente, conduce alla creazione di nuovi posti di lavoro. Infine, voglio ricordare l’esistenza di una trattativa in corso con la Fiat; proprio per questo motivo, per evitare di dare adito a discussioni facili da strumentalizzare, noi proponiamo di rispettare gli andamenti della trattativa e quindi di scorporare un’area ben precisa della zona industriale, circa 5 km di spiagge, per separare il percorso industriale e puntare così su di un turismo marittimo di qualità.

Mettendo un attimo da parte il complesso dibattito sul rilancio dell’industria nel territorio, lei crede che Termini Imerese possa battere altre strade per il suo risveglio economico e sociale? Se sì, quali sono tali strade?

A quanto detto sopra, aggiungo la questione delle acque termali. Forse in pochi sanno che, in passato, le sorgenti d’acqua sono state affidate in gestione per novantanove anni alla società che attualmente gestisce anche il Grand Hotel delle Terme. Noi chiederemo alla Regione di rescindere il contratto, pur pagando una penale. Quando l’Amministrazione comunale sarà rientrata in possesso delle sorgenti, si potrà in tal modo procedere al recupero della zona retrostante la struttura alberghiera, il quartiere Rocchicelle, favorendo la costruzione di un vero e proprio quartiere-albergo incentrato sulle terme. Concludo accennando alla riserva del monte San Calogero, forte di una biodiversità che include più di seicento varietà di piante: un patrimonio naturale tutto da valorizzare. 

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