Cronaca

Cefalù, accordo con Rfi: ecco come sarà modificato il raddoppio ferroviario

A seguito di un incontro tra il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina e l’Amministratore Delegato di Rfi Maurizio Gentile, sarà abolita la “galleria di sfollamento” della nuova fermata sotterranea di Cefalù, la cosìddetta “finestra” di Sant’Ambrogio e il piazzale per l’inversione della “talpa” di contrada Carbone, opere che avrebbero avuto un forte impatto per l’ambiente. Si stanno delineando importanti e positivi sviluppi per ciò che attiene la realizzazione del raddoppio ferroviario nel territorio cefaludese.

“Nelle scorse settimane ho incontrato Gentile – dice Lapunzina – e ho avuto notizia della nuova scelta progettuale di proseguire il tracciato in doppia canna sino al torrente Malpertugio. In tal modo, non sarà più necessario realizzare la cosìddetta ” Finestra” di Sant’ambrogio e lo sbancamento di parte della collina con realizzazione di un enorme piazzale in contrada Carbone che era stato progettato allo scopo di far ruotare la talpa che avvierà lo scavo dalla contrada Ogliastrillo in direzione Castelbuono, in senso opposto”.
A seguito di queste modifiche progettuali, lo stato dei luoghi verrà pertanto ripristinato e in questo modo verranno enormemente limitati i danni all’ambiente, in uno dei lembi più belli della costa settentrionale siciliana.

Da quanto è emerso nel corso dell’incontro, ancor più considerevole è la novità che riguarda l’abitato di Cefalù. Infatti, per venire incontro alle richieste avanzate con determinazione dall’Amministrazione comunale, si starebbe concretizzando l’ipotesi di ridurre, da 400 a 250 metri, la lunghezza delle banchine della Fermata sotterranea di Cefalù. In questo modo, applicando recentissime Direttive sulla sicurezza, si eviterebbe del tutto la costruzione di una galleria di sfollamento, potendosi considerare a ciò utili anche i percorsi normalmente destinati all’ingresso e si ridurrebbe enormemente il volume degli scavi per la realizzazione della stazione.

“Alla luce di ciò, sono fiero della fermezza dimostrata dall’Amministrazione – conclude Lapunzina – nel non far iniziare le opere della galleria di sfollamento nella via Antonello da Messina, le quali, oltre all’elevato indice di pericolosità, messo in luce dalla relazione Cafiso, potrebbero oggi appalesarsi come del tutto inutili”.

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