Raddoppio ferroviario a Cefalù, Rfi contro Lapunzina: “Nessuna modifica”

Redazione

Cronaca

Raddoppio ferroviario a Cefalù, Rfi contro Lapunzina: “Nessuna modifica”

30 Dicembre 2016 - 13:00

Con un comunicato pubblicato dall’Ansa, Rfi ha di fatto smentito il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina che ieri aveva annunciato un accordo tra l’amministrazione comunale e l’azienda per le modifiche importanti alla realizzazione della stazione sotterranea di Cefalù e del raddoppio ferroviario.

“Rete Ferroviaria Italiana precisa che l’incontro tra l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, e il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha avuto il solo scopo di rivedere alcuni aspetti relativi agli interventi da realizzare nel territorio cefaludese – si legge nella nota di Rfi – Nessuna modifica è stata decisa, né tantomeno annunciata, essendosi trattato di una mera fase di confronto interlocutorio dal quale sono emerse ipotesi di variazioni che dovranno concretizzarsi in successivi progetti da approvare. In particolare, poi, occorre precisare che non si registrano condizioni di instabilità, come paventato da un consulente del Comune, non essendoci problemi di sicurezza o di potenziali pericoli connessi allo scavo delle gallerie. Non si ipotizza, infine, alcuna eliminazione della “finestra Sant’Ambrogio”, prevista per gli aspetti connessi all’esercizio ferroviario, né tantomeno del piazzale di inversione della talpa”.

La replica di Rosario lapunzina: “Sui lavori ferroviari che interesseranno il nostro territorio, ho reputato giusto dar conto ai cittadini delle volontà chiaramente espresse nel corso di un incontro, ancorché le stesse, com’è evidente, non sono state ancora tradotte in provvedimenti formali. Le modifiche al tracciato non costituiscono quindi il frutto di una mia immaginazione. Prendo atto del comunicato stampa diramato da Rfi e ne intuisco le motivazioni, anche se continuo a pensare che la gente debba essere, per tempo, informata di ciò che sta accadendo. Saranno, comunque, le prossime settimane a confermarci se, come ho ragione di ritenere, le varianti progettuali preannunciate avranno modo di concretizzarsi”.

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