Cronaca

Piano Battaglia, fine settimana da “sold out”: i consigli del Soccorso Alpino

Neve abbondante, condizioni meteorologiche meno proibitive ed entrata in funzione del tapis roulant nelle piste potrebbero favorire, domenica 15 gennaio, la prima significativa affluenza di gitanti a Piano Battaglia. Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, grazie alla convenzione con la Città metropolitana di Palermo (ex Provincia regionale), garantisce la presenza delle squadre medicalizzate della Stazione Palermo-Madonie. I tecnici del Soccorso alpino lavorano in stretta collaborazione con la Protezione civile, che mette anche a disposizione i mezzi per spostarsi sulla neve, e il personale della guardia medica dell’Asp, che è stata ristrutturata e potenziata. Il servizio era partito in realtà il 6 gennaio, in occasione dell’Epifania, ma finora le condizioni meteorologiche proibitive avevano ostacolato l’arrivo di turisti nella località madonita.

In occasione della prima prevedibile “ondata” di gitanti a Piano Battaglia, il Cnsas ha diffuso un vademecum per la sicurezza in ambiente innevato. Innanzitutto l’abbigliamento, che deve essere a “cipolla” ovvero a strati, evitando quindi pochi capi di abbigliamento molto termici, ma che, se levati, lasciano eccessivamente scoperti, meglio invece calzamaglie e doppie calze, pantaloni in goretex o assimilabili, maglia di lana, camicia e pile o maglione, e giacca a vento con interno staccabile. In relazione al movimento, alle temperature ed alle condizioni meteo, i vari capi di abbigliamento potranno così essere indossati o levati in maniera graduale.

Anche le calzature meritano un cenno. I doposci, tanto usati, come dice la parola, servono a far riposare il piede dopo una giornata calzando i rigidi scarponi da sci, ma sono scarpe, di solito, con scarsa resistenza all’umidità e, se usate per un’intera giornata all’aperto sulla neve, soprattutto se di non altissima qualità, tendono a far entrare neve sciolta, cioè acqua. Meglio quindi comodi scarponi da trekking invernale. Da non dimenticare mai, comunque, un ricambio di calze. Importante anche evitare di bere alcolici per “riscaldarsi”: in realtà contribuiscono solo a far crollare la temperatura corporea, a causa della vasodilatazione. Meglio un thermos di the caldo ben zuccherato.

Altro capitolo riguarda i “giochi sulla neve”: al bando sacchetti, gomme di automobile, teli in pvc, da utilizzare come slittini improvvisati; sono pericolosissimi, così come le ormai usuali padelle, se non utilizzate in maniera corretta, ovvero su pendii non eccessivamente inclinati, e con neve fresca e non ghiacciata. Micidiale anche la cosiddetta “discesa a trenino”, su un solo slittino o mettendo in fila le “palette”. Quando comunque si effettua una discesa con lo slittino, bisogna controllare accuratamente la linea di discesa, che non presenti sassi affioranti, alberi e, soprattutto, persone in transito. In caso di neve ghiacciata le divertenti scivolate possono anche costare la vita, il ghiaccio si affronta solo con piccozza e ramponi, o sulle piste con i pattini da ghiaccio. Una particolare attenzione deve essere prestata ai bambini che devono comunque essere preservati da prolungate esposizione a rigide temperature cui non sono solitamente abituati ed evitare che si inzuppino con la neve.

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