Politica

Alimena, colpaccio dell’opposizione: Rino D’Amico è il nuovo vice presidente del consiglio

Maggioranza in difficoltà. Domani si vota per l’Unione dei Comuni a 21, ma l’esito è già segnato

Da una situazione quanto meno ingarbugliata all’interno del consiglio comunale di Alimena, l’opposizione riesce a mettere a segno un colpaccio, eleggendo fra le sue fila il nuovo vice presidente del consiglio: Rino D’Amico. Ma non è l’unica novità degna di nota che emerge dagli ultimi due giorni di “turbolenze” politiche registrate nel comune madonita.

Facciamo un passo indietro. Da qualche mese ormai il quadro politico di Alimena si è parecchio complicato. Il presidente del consiglio Loredana Bausone ha preso le distanza dall’amministrazione comunale guidata da Alvise Stracci. Altrettanto ha fatto il consigliere Fabio Cipriano, dimessosi dalla carica di vice presidente del consiglio.

Perdendo due pezzi il sindaco non ha più la maggioranza in consiglio comunale, specie se consideriamo che dei 6 consiglieri comunali rimasti “fedeli” a Stracci, frequentano il consiglio solo 5. Uno, il consigliere Di Maggio, ormai da tempo è in Emilia Romagna per lavoro e non può neanche essere sostituito, poiché si è già arrivati a piè di lista. Un problema non di poco conto se consideriamo che proprio in questi giorni il consiglio comunale dovrà votare l’ingresso nella grande unione dei comuni propedeutica al percorso Snai.

Ma torniamo alla cronaca degli ultimi due giorni. Il presidente del consiglio Loredana Bausone aveva convocato un consiglio comunale da tenersi martedì scorso. Assente per problemi familiari viene sostituita dal consigliere anziano Santina Bausone, sorella di Loredana, ma apertamente schierata con l’opposizione. All’ordine del giorno c’è proprio l’elezione del Vice Presidente del Consiglio. Posto lasciato vacante in seguito alle dimissioni rassegnate da Cipriano. In seguito ad un battibecco fra Santina Bausone e Alvise Stracci la maggioranza consiliare abbandona l’aula, facendo venire a mancare il numero legale.

Consiglio aggiornato al giorno successivo (ieri, ndr) e copione che si ripete: Loredana Bausone è assente, prende il suo posto Santina Bausone che ha un battibecco con il sindaco Stracci (pare per il posto dove il sindaco dovrebbe sedersi) che nuovamente abbandona l’aula seguito dai “suoi” consiglieri.  Questa volta però a consentire la prosecuzione dei lavori ci pensa proprio l’ex vice presidente Fabio Cipriano che rimane in aula e permette alla minoranza di eleggere Rino D’Amico.

L’altro punto inserito all’ordine del giorno non è meno delicato: si tratta della proposta che sta facendo il giro delle Madonie per sciogliere le singole unioni dei comuni e far convogliare tutti i municipi dell’area Snai in un’unica grande unione. Ma per questo tipo di votazioni occorre una maggioranza qualificata dei tre quarti (8 su 12 nel caso di Alimena, ndr). Il punto viene così rinviato e, a quanto ci dice il presidente del consiglio Loredana Bausone contattata telefonicamente, verrà trattato proprio domani ma, conti alla mano il risultato è già segnato: passerà il “no”.

L’opposizione voterà compatta contro la proposta sollecitata da Alessandro Ficile. Ad Alvise Stracci, orientato per il sì, rimangono 5 voti, più quello di Loredana Bausone che, nonostante i dissapori con la maggioranza, ha deciso di votare favorevolmente. Non si sa ancora cosa deciderà Fabio Cipriano ma, se anche dovesse decidere di votare sì, porterebbe a 7 il pallottoliere. Uno in meno rispetto a quanto richiesto. Per cui, a meno che (con un vero colpo di scena) da Bologna non dovesse tornare il consigliere Di Maggio, il destino di Alimena è già segnato: sarà, dopo Geraci Siculo, il secondo comune madonita a firmare la “brexit”.

 

Riceviamo e pubblichiamo la precisazione del consigliere Fabio Cipriano

Differentemente da quanto indicato nell’articolo di cui sopra il consigliere Cipriano, in una nota inviata alla nostra redazione, precisa che Mercoledì 24 gennaio, nella seduta del consiglio comunale delle ore 21:00, non c’è stato nessun allontanamento del sindaco e dei consiglieri di maggioranza in quanto, a differenza di quanto accaduto il giorno precedente, oltre al Presidente del Consiglio questa volta è assente l’intera maggioranza. Si procede comunque allo svolgimento del Consiglio Comunale, in quanto il numero legale viene raggiunto, perché presenti in aula cinque consiglieri (quattro di minoranza e il sottoscritto).

“Questi sono i fatti realmente accaduti – scrive Cipriano – Il sottoscritto, presentandosi alle già citate convocazioni consiliari, ha semplicemente svolto il suo ruolo, che si è basato sin da subito sul pieno rispetto dei cittadini, adempiendo al dovere e al ruolo istituzionale, quale è la presenza all’interno del consiglio comunale scelta libera e indipendente, maturata senza nessun condizionamento dal comportamento o azione altrui. Premettendo di non voler sindacare sulle decisioni prese dagli altri consiglieri è giusto ricordare la responsabilità che questo consiglio comunale ha nei confronti dei cittadini e che viene meno ogni qualvolta vengano disertate le sedute, sminuendo le funzionalità e le finalità dell’organo collegiale.”

Il Consigliere Comunale
Fabio Cipriano

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