Categories: Eventi

Al Teatro Grifeo va in scena l’incontenibile follia di Otello

Nella riscrittura di Santi Cicardo la storia di tutti i femminicidi

Il “luogo” dove si svolge la scena è in realtà un “no luogo”: la mente ossessionata di un uomo. La vicenda è delle più attuali: una donna che tradisce, o semplicemente è sospettata di farlo, un uomo (o ciò che ne rimane) che sopraffatto dalla gelosia la uccide, dopo averla oltraggiata, annichilita, picchiata.

L’idea di ri-presentare Otello, che andrà in scena venerdì sera alle 21.00 al Cine Teatro Grifeo, nasce da una semplice domanda. Il Moro uccide Desdemoma perché si lascia irretire da Iago o piuttosto è il solo responsabile del delitto?

Quando trasforma in odio lo spazio che era occupato dall’amore? Come avviene questo brutale mutamento? che succede nella sua mente, nel suo animo?

È egli stesso vittima della fabbrica dei suoi mostri o il suo gesto s’installa nello spazio del disumano? Nell’attimo che lo separa dal corpo caldo di Desdemona, dalla sua vita, nella mente sconvolta di Otello si radunano i ricordi, le parole, i baci di Desdemona, come anche i dubbi e le malsane congetture instillati da Iago.

Ma i due personaggi, così come tutti quelli della tragedia shakespeariana, ormai non esistono più, sono dei fantasmi, delle proiezioni della sua anima: l’una memoria della colpa dell’assassinio, l’altro testimonianza che una causa per uccidere c’era.

Otello affronta, rivivendolo nella ragnatela dei suoi pensieri, tutto il suo tragico percorso d’amore. Evoca, invoca, dirige ed è diretto dalle ombre della sua mente. Ora si redime, ora s’accusa, ora urla al mondo la giustezza del suo atto, ora è sopraffatto dall’inesistenza delle ragioni per cui lo ha compiuto.
Un duello col suo animo nero che lascia sul tappetto l’ennesima vittima di una violenza cieca e brutale, un paio di scarpe rosse a ricordo di tutte le vite spezzate e la soglia di un’umanità in bilico tra l’angelo e la bestia.

Share
Published by