Cefalù, il premio Ruggiero II al maestro d’arte Sandro Varzi

Redazione

Cronaca

Cefalù, il premio Ruggiero II al maestro d’arte Sandro Varzi

29 Luglio 2017 - 17:15

Il maestro d’arte Sandro Varzi è il vincitore per l’anno 2017 del prestigioso Premio Ruggiero II. La consegna del Premio a Varzi da parte del Presidente dell’associazione culturale Giovanni Biondo avverrà a Cefalù giovedì 3 agosto, Sala delle Capriate, Palazzo di Città, ore 18, 30 Sono previsti gli interventi dell’assessore alla cultura Vincenzo Garbo e dell’archeologo Amedeo Tullio.

Sandro Varzi, 57 anni, maestro d’arte e di arte applicata, ha frequentato a Firenze l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli. Alla fine dell’istruttivo periodo fiorentino, nel 1980, su incarico della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo e sotto la direzione del prof. arch. Roberto Calandra, nell’ambito degli Studi propedeutici al restauro della basilica cattedrale di Cefalù, esegue l’intera campagna fotografica sul monumento. Partecipa attivamente al restauro dei mosaici dell’area presbiteriale, eseguendo anche il rilievo fotografico. Ha operato in prima persona su pregevoli opere d’arte a Roma e presso istituzioni museali italiane. Nel 1988 l’invito fattogli dall’arch. Silvana Braida, gli fa decidere, per il grande amore che ha per la sua città natale, di rinunciare al lavoro di Roma per dedicarsi a Cefalù al restauro dell’Osterio Magno. Nelle ricerche archeologiche effettuate all’interno dell’edificio, dirette dal prof. Amedeo Tullio, cura il restauro delle strutture murarie venute alla luce durante la campagna di scavo, la pulitura e il restauro dei reperti tra cui, notevole, un bacile medievale, oggi in esposizione presso l’Antiquarium di Himera. Per molti anni si dedica al restauro d’arte soprattutto nell’ambito della diocesi cefaludese ma anche in ambito privato.

Si occupa di archeologia in ambito locale e, come libero professionista, sempre di restauro di opere d’arte. Ultimamente, sotto la direzione scientifica del prof. Amedeo Tullio, si è dedicato, quasi esclusivamente, al restauro di materiale archeologico su incarico dell’Istituto di Archeologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo e del Comune di Polizzi Generosa. Dal 1998 lavora come Animatore Culturale, presso il Museo Fondazione Culturale Mandralisca in Cefalù. In questa istituzione, grazie alla disponibilità del conservatore e del consiglio di amministrazione, ha potuto attribuire un dipinto su tavola, una “Vanitas” ad Angelo Caroselli, pittore romano del XVII secolo. Consultando gli archivi della famiglia Mandralisca, ha ritrovato alcune missive sparse, scritte dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, che costituiscono un inedito diario di un suo viaggio nel 1862. La recente scoperta di un sigillo sul retro del Ritratto d’Ignoto di Antonello da Messina, ha aperto una nuova indagine, in itinere, che ha già in parte sconvolto la storia conosciuta sino ad oggi di questo capolavoro rinascimentale.
A sua firma diversi articoli di carattere storico e scientifico sono stati pubblicati su quotidiani locali e nazionali, su guide e su riviste specialistiche a tiratura nazionale. Nel maggio del 2005 ha pubblicato il libro “Le Confraternite di Cefalù e i loro inediti argenti”.  Nel 2017 è coautore insieme con il figlio Salvatore e con il prof. Alessandro Dell’Aira del libro: Sfidando l’Ignoto, Antonello e l’enigma di Cefalù. E’ detentore dell’Archivio Fotografico e Fototeca Varzi & Brunetti di Cefalù. Segnalare le personalità del territorio che si distinguono per la loro produzione culturale è la motivazione originale del Premio Ruggiero II, giunto quest’anno alla ottava edizione.

Albo d’oro: Mons. Crispino Valenziano, Don Liborio Asciutto, il maestro Diego Cannizzaro, Alfredo Mario La Grua, l’archeologo Amedeo Tullio, Tony Franco e (nel 2016)  Vincenzo Abbate.
Il premio, organizzato dall’Associazione Cefalù Città di Ruggiero, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, è inserito nel programma dei festeggiamenti patronali del Santissimo Salvatore (2-6 agosto), per ricordare il legame di Cefalù con il re normanno che rifondò la città nell’XI secolo.

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