Cronaca

Termini Imerese, l’ex sindaco Salvatore Burrafato patteggia la pena per peculato d’uso

Avrebbe fatto delle deviazioni rispetto ai percorsi istituzionale ma non avrebbe utilizzato l’auto per motivi personali. L’ex sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato ha patteggiato una pena di sei mesi di reclusione commutata in sanzione pecuniaria per il reato di peculato d’uso. Sono state derubricate le accuse di peculato, falso, truffa e abuso d’ufficio.

A Burrafato era stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di firma e dopo il rinvio a giudizio si era dimesso. Nell’udienza che si è tenuta ieri mattina, il Pm ha riformulato le contestazioni. Gli avvocati Francesco Paolo Sanfilippo e Lillo Forello sono riusciti con alcune consulenze informatiche a ricostruire quanto accaduto rispetto agli episodi che hanno “trascinato” Burrafato in tribunale.

Una prima perizia effettuata tramite l’esame dell’agenda elettronica collegata a Google, incrociata con i sistemi di posta elettronica Gmail, con i profili social del sindaco e con il Gps installato dalla polizia sulla vettura, è servita a dimostrare che la maggior parte degli episodi di utilizzo a titolo personale dell’auto comunale erano deviazioni di percorsi istituzionali.

Con una seconda perizia contabile, che è servita a stimare i chilometri percorsi dall’auto e la sua usura meccanica, è stato dimostrato che il danno arrecato per queste deviazioni era di modesto valore. Con una seconda perizia informatica, effettuata attraverso l’analisi dell’impianto satellitare installato sul mezzo utilizzato dal sindaco, è stato accertato che tutte le sere e nei giorni festivi l’autovettura di servizio veniva posteggiata all’interno del parcheggio comunale, non restando quindo nella disponibilità esclusiva di Burrafato.

Fonte Palermo Today

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