Voto di scambio, indagati anche due consiglieri comunali di Termini Imerese

Michele Ferraro

Cronaca

Voto di scambio, indagati anche due consiglieri comunali di Termini Imerese

04 Aprile 2018 - 14:09

Tutto parte da un esposto anonimo risalente all’anno scorso nei confronti di un dipendente comunale di Termini Imerese, Agostino Rio, segnalato alle forze dell’ordine a causa del vizietto di assentarsi dal luogo di lavoro durante gli orari di ufficio. Rio, a seguito degli accertamenti, è stato arrestato nel febbraio scorso per truffa aggravata e false attestazioni. Dalle intercettazioni telefoniche a suo carico si apre uno scenario completamente diverso rispetto al punto di partenza. Si scopre infatti che durante l’orario d’ufficio Agostino Rio era di fatto impegnato nella campagna elettorale in corso per le elezioni amministrative del Comune di Termini Imerese, a favore dell’attuale sindaco Giunta. Ciò per il tramite di Salvino Caputo, suo riferimento politico.

Dalle intercettazioni telefoniche emerge una prassi dedita al voto di scambio, con promesse di lavoro e di altre utilità (come il superamento “assicurato” della selezione per l’ingresso nel corso di laurea in infermieristica) che alcuni “procacciatori di voto”, fra cui oltre ad Agostino Rio anche Stefano Vinci e Orazio Pinnito (tutti indagati), mettevano in atto sistematicamente, sia nel corso della campagna elettorale comunale, sia nel corso della successiva campagna elettorale per le elezioni regionali.

In totale sono stati accertati dagli inquirenti 12 episodi di voto di scambio che hanno portato la procura di Termini Imerese ad indagare 20 persone, fra cui anche i consiglieri comunali di Termini Imerese Michele Galioto, eletto nella lista Diventerà Bellissima e Loredana Bellavia, eletta nella lista Noi Con Salvini e componente della giunta municipale in qualità di assessore alla cultura, turismo ed istruzione. Le indagini, che si stanno allargando a macchia d’olio,  hanno già coinvolto altri due notabili della politica siciliana, Alessandro Pagano di recente eletto alla Camera dei Deputati con la lista “Noi con Salvini” ed il responsabile regionale del partito Salvo Attaguile. Non è escluso che fra i soggetti già indagati o indagabili vi siano altre personalità di spicco della politica locale e regionale.

Nel corso delle indagini a carico di Salvino Caputo e del fratello Mario è emerso anche il reato di inganno agli elettori e di attentato ai diritti politici dei cittadini per aver architettato lo stratagemma di far credere all’elettorato che il candidato alle elezioni regionali fosse l’ex deputato Salvino e non il fratello Mario. Inganno che è stato perpetrato in particolare nel comprensorio imerese e madonita, oggetto dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese, poiché fra Palermo e Monreale, considerata la continuità territoriale non si riteneva possibile ingannare l’elettorato (leggi questo articolo per i dettagli).

Considerati i precedenti penali per l’ex deputato Salvino Caputo sono scattate le esigenze cautelari, con l’applicazione della misura degli arresti domiciliari che è stata comminata anche al fratello Mario ed al procacciatore di voti Benito Vercio.

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