Palermo

L’estrazione delle biomasse nelle aree protette, secondo appuntamento a Palermo

Nell’ambito del progetto Interreg Med ForBioEnergy “ForestBioenergy in the Protected Mediterranean Areas (Bioenergia Forestale nelle Aree Protette Mediterranee)” mercoledì 27 Giugno, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, si terrà il secondo corso di formazione dedicato alla “Valutazione dei rischi e dei benefici derivanti dall’estrazione della biomassa nelle aree protette”. Il progetto ForBioEnergy promuove l’implementazione di strategie a basse emissioni di carbonio, con l’obiettivo specifico di aumentare la quota di utilizzo delle fonti energetiche locali rinnovabili, attraverso lo sfruttamento della biomassa forestale. Ciò attraverso un percorso mirato alla rimozione delle barriere tecniche, amministrative, socioeconomiche che ostacolano l’utilizzo della biomassa residuale nelle aree protette, dove si concentrano importanti quantità di biomassa forestale.

Il partenariato del progetto ForBioEnergy è costituito da 8 partner di 4 paesi europei (Italia, Spagna, Slovenia e Croazia), e da 4 partner associati (2 italiani e 2 croati). Il partenariato italiano è costituto dal Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, Lead Partner del progetto, dal Comune di Petralia Sottana e dalla società Enviland. Partner associati italiani sono il Parco delle Madonie e Aiel (Associazione Italiana Energie Agroforestali).

Apriranno i lavori del Training Course, Massimo Pizzuto Antinoro, del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, responsabile del progetto ForBioEnergy, Claudia Rubino di Enviland srl e la presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo Paola Amato. Fra i relatori, Tommaso La Mantia, del Dipartimento Saaf – Unipa, che ha preparato un contributo in tema di gestione delle risorse forestali nelle aree protette con particolare riguardo agli “impatti e/o benefici per la conservazione della biodiversità”; Donato S. La Mela Veca, del Dipartimento Saaf – Unipa, che illustrerà il caso studio del Parco delle Madonie “Metodologia per la valutazione degli impatti delle operazioni selvicolturali per la raccolta della biomassa forestale nelle aree protette”; Giuseppe Baiamonte, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, che parlerà della valutazione degli impatti sulle comunità vegetali; Federico Marrone, del Dipartimento Stebicef – Unipa che tratterà il tema relativo alle valutazioni degli impatti sulle comunità animali; seguiranno gli interventi di Sebastiano Sferlazza, del Dipartimento Saaf – Unipa, che tratterà il tema della valutazione degli impatti sulla componente abiotica e di Salvatore Tinervia, del Dipartimento Saaf – Unipa che tratterà il tema della valutazione degli impatti sulle componenti sociali, economiche, demografiche e sui servizi ecosistemici. Il “training course” si chiuderà con un dibattito aperto a tutti i partecipanti.

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