“Il fatto non sussiste”: assolto un uomo di Gangi accusato di violenza sessuale su una minore

Redazione

Cronaca

“Il fatto non sussiste”: assolto un uomo di Gangi accusato di violenza sessuale su una minore

03 Agosto 2018 - 10:23

Assolto perché il fatto non sussiste. Finisce così, dopo tre anni, l’incubo di G.G. 39enne di Gangi che nel 2015 era stato denunciato dalla madre una ragazzina minorenne con un’accusa infamante: “tentato abuso sessuale ai danni di minore”. Tre anni fa la denuncia della madre della ragazzini che ai carabinieri raccontava che l’uomo avrebbe contattato la figlia attraverso WhatsApp, cercando di convincerla, dietro la proposta di pagamento di una somma di denaro, a consumare un rapporto sessuale. Sempre a dire della donna, il rapporto non si sarebbe consumato per il rifiuto della minore. Da qui la accusa di tentata violenza sessuale ai danni di minori. Ma la vicenda giudiziaria si è conclusa lo scorso 11 luglio, innanzi al Giudice della udienza preliminare presso il tribunale di Termini Imerese, a seguito di richiesta di rito abbreviato da parte del difensore dell’imputato, l’avvocato Giovanni Iuppa. Il Gup Claudio Emanuele Bencivinni, ha accolto la tesi del difensore dell’imputato assolvendolo perché il fatto non sussiste. Si chiude così una vicenda giudiziaria che si è inquadrata all’interno di una indagine ben più ampia in cui sono risultati indagati diversi soggetti, anche minorenni, che avrebbero consumato o tenatato di consumare rapporti con la minorenne. La ragazzina, sottoposta a perizia, non era stata ritenuta attendibile dai periti dei giudici nella sua azione accusatoria in danno dei diversi soggetti coinvolti nella vicenda. Sensibilmente diversa, invece, l’indagine che ha visto coinvolto G. G.. Infatti, nel caso di specie la madre della minore, avrebbe scoperto a suo dire i messaggi incriminati, dettandoli, in seno alla querela, ai carabinieri della locale stazione del comune madonita dve risiedono le parti del processo. Le indagini, però, non sono riuscite a dare il dovuto riscontro a quanto denunciato dalla madre della minore. Da qui, appunto, la scelta del rito abbreviato e la richiesta di assoluzione per insussistenza dei fatti da parte dell’avvocato Iuppa e il conseguente accoglimento della tesi difensiva da parte del Tribunale.

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