Politica

L’Associazione Uniti per le Madonie punta il dito sugli enti di area vasta: “hanno fallito”

Un’ atto di accusa nei confronti della governance del territorio. E’ questo ciò che emerge dall’incontro dell’associazione Uniti per le Madonie tenutosi sabato scorso presso l’aula Consiliare di Polizzi Generosa. Durante il dibattito, come testimoniato anche da una nota diramata alla stampa dagli stessi organizzatori dell’incontro, si è parlato “del potere nelle Madonie, analizzando il suo funzionamento e le abitudini di gestione dei personaggi che lo gestiscono, nei confronti dei quali sono emerse numerose critiche”.

All’inizio dell’incontro ha portato il suo contributo il dott. Giuseppe Greco Segretario Siciliano della ONLUS CITTADINANZA ATTIVA che, dopo una breve presentazione delle numerose attività portate avanti dal sodalizio, ha manifestato sostengo e vicinanza alla nuova associazione per la sostanziale analogia di intenti ed ha ringraziato il comitato direttivo per aver deciso di aderire al grande movimento europeo e si è detto lieto di poter iniziare una rapporto di fattiva collaborazione con Uniti per le Madonie.

Poi l’atto di accusa nei confronti degli organismi di area vasta che operano nelle Madonie. A farsi portavoce delle lamentele dell’associazione l’ex sindaco di Castellana Sicula Pino Di Martino: “Parco, GAL ISC, So.Svi.Ma. Unione dei Comuni, Distretto Turistico, sono tutte esperienze fallimentari che invece qualcuno vorrebbe far passare quale modello di gestione virtuosa da esportare – ha affermato Di Martino che nel recente passato si è reso protagonista anche di iniziative di denuncia pubbliche e formali su quelle da lui stesso definite “anomalie ed illegalità che si sono verificate negli ultimi 5 anni all’interno di taluni fra questi organismi”.

“Tali denunzie sono rimaste inascoltate e nessuno è intervenuto seriamente per verificarne la sussistenza, anzi in molte di queste autorità si sono mossi a sostegno del sistema anomalo è distorto che da anni si è affermato nelle Madonie; – ha affermato Di Martino – ma io non mi rassegno alla delusione di tali comportamenti, anzi mi indigno ancora di più e, assieme ai miei amici di Uniti per Le Madonie, continueremo l’opera di diffusione delle dinamiche di gestione interna di questi organismi, i metodi spesso antidemocratici e consociativi con i quali vengono decise le strategie e gli amministratori degli stessi e la sostanziale strumentalizzazione che è stata condotta nei confronti delle componenti privati di tali organismi. Anzi – ha concluso l’ex Sindaco di Castellana – invito tutti quelli che la pensano come noi ad unirsi alla nostra associazione per superare tutte le distorsioni, le violazioni dei diritti e le illegalità di cui veniamo quotidianamente a conoscenza, come ad esempio nella gestione dei rifiuti e nell’affidamento ad personam, senza evidenza pubblica, di importanti incarichi professionali”.

Carmelo Giunta, vice presidente dell’associazione, nel suo intervento sollecitato l’adesione all’Associazione che si vuole condurre nei confronti dei soggetti interessati “solo così – afferma Giunta – si potrà portare avanti un confronto alla luce del sole con le istituzioni. Il coinvolgimento dei tanti che hanno sperimentato le distorsioni e le anomalie del territorio sarà determinante anche per convincere i sindaci, gli amministratori ed i consiglieri comunali, che occorre cambiare registro ed impegnarsi in prima persona per determinare le politiche, le strategie e l’affermazione di una nuova, giovane preparata e più adeguata classe dirigente. Non serve a nulla continuare ad affidarsi alle ricette propugnate dal solito ristretto comitato che da oltre un decennio ha consolidato il suo potere sulle Madonie”

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