Cronaca

Un “Piano del cibo delle Madonie”: al via lo studio per crearne uno

Al via lo studio per la redazione del Piano del cibo delle Madonie con il coordinamento del Gal Isc Madonie. Il Piano sarà predisposto secondo obiettivi e azioni che andranno messe in atto tenendo conto delle specificità territoriali e geografiche, delle aspettative della popolazione e delle problematiche legate al sistema alimentare tenendo anche in considerazione il modello agricolo esistente e si propone come strumento per rendere responsabili le comunità locali che sono allo stesso tempo produttori, consumatori e cittadini.

Un primo focus, propedeutico all’elaborazione e all’attuazione del Piano, si è già tenuto il 4 dicembre scorso presso l’aula consiliare del Comune di Castellana Sicula. In quella sede, ai sindaci, agli amministratori e operatori scolastici presenti, sono state illustrate le linee guida e le azioni immediate che si possono realizzare ad iniziare dalla refezione scolastica, con l’avvio di progetti pilota che prevedono l’inserimento di prodotti del territorio nelle diete alimentari adottate dalle scuole e di attività legate all’educazione alimentare tenendo conto delle positive esperienze già avviate negli anni scorsi in alcune scuole con le mense scolastiche a km zero. Altra iniziativa di immediata esecuzione è la vendita diretta dei prodotti agricoli, con l’avvio anche in questo caso di progetti pilota in alcuni comuni, secondo la legge approvata dall’Assemblea regionale lo scorso 3 ottobre che consente di salvaguardare i piccoli sistemi produttivi e mantenere un presidio di agricoltura di dimensione contadina. La norma, infatti, consente di trasformare, lavorare e vendere i prodotti all’interno dell’azienda oltre che nei mercati locali e nei luoghi adibiti a tale scopo dai Comuni.

“Il Piano del Cibo – afferma il presidente del Gal Santo Inguaggiato – è una sfida che punta allo sviluppo partendo dall’identità delle colture del territorio, dalle risorse agroalimentari e dalla sapienza degli artigiani che le elaborano per proporle come stile di vita e di una offerta turistica integrata; un cerchio che racchiude cultura, ambiente, biodiversità, paesaggio, produzioni e consumo dove tutti sono protagonisti”. Il Piano sarà elaborato avendo attenzione alla salute, alla sicurezza e all’educazione alimentare oltre che alle produzioni agroalimentari locali riconoscendo a quest’ultime un valore aggiunto. In tale contesto un ruolo importante avranno le filiere cognitive in grado di collegare i valori di qualità del cibo e della salute al territorio madonita.

Il progetto promuoverà anche l’organizzazione di una rete degli “Artigiani del Gusto Madonita” coinvolgendo i ristoratori, i fornai e i pasticceri che condivideranno protocolli di certificazione volontaria sull’uso di prodotti madoniti di qualità. Sarà altresì istituita la rete dei “Luoghi del Gusto” che contribuirà a promuovere la tipicità dei prodotti collegati alla tipicità dei paesaggi nell’ambito dei circuiti turistici. In questo senso saranno coinvolti gli operatori locali del settore.

Non mancherà certamente una riflessione attenta sulla complessità di relazioni che legano la produzione agricola alla produzione del cibo, alla salute delle persone, ai diritti di sicurezza alimentare, ai processi di lavorazione artigianali e industriali e all’ambiente oltre che sulle nuove opportunità di incontro tra produzione e consumo. In questo percorso un ruolo molto importante lo avrà il Gal Isc Madonie che coordinerà la redazione e l’attuazione Piano del Cibo in collaborazione con Sosvima; organizzerà l’attività formativa ed informativa sugli obiettivi e le azioni del Piano, si adopererà per la creazione di Reti di filiera tra operatori (Cerealicola, Zootecnica, Olivicola, Ortofrutticola, Erbe Officinali) e selezionerà i progetti imprenditoriali da finanziare nei settori della trasformazione dei prodotti, dell’e-commerce e dei servizi. Il Gal offrirà anche la consulenza per la presentazione di progetti di start-up e sarà di supporto tecnico-amministrativo ai Comuni.

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