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Le erbe spontanee delle Madonie protagoniste alla mostra Zagara

La mostra-mercato che ha registrato sedicimila presenze in tre giorni è uno straordinario appuntamento a cui non vuole rinunciare nessuno. Complici le belle giornate, mamme, tantissimi bambini, coppie e colori hanno sfilato per le vie del giardino glorioso di Palermo. Dedica alle Madonie, con un allestimento sulle verdure spontanee di Sicilia, omaggio ad una cultura alimentare quasi dimenticata che si cerca oggi di rivalutare. Per millenni queste verdure sono state il supporto alimentare dei contadini che utilizzavano queste piante per cibarsi, conoscendone perfettamente anche gli effetti terapeutici.

“Grazie alla disponibilità dei soci della Proloco di Isnello i visitatori hanno potuto assaggiare all’ora di pranzo di domenica alcune preparazioni a base di verdure spontanee”. Così il Direttore Rosario Schicchi, soddisfatto per il successo di ingressi nella tre giorni all’orto botanico ringrazia chi ha collaborato per l’allestimento e per il successo della manifestazione. Già nel 2015 lo stesso Direttore aveva celebrato l’importanza di queste verdure in un libro, edito da Idimed in collaborazione con Anna Geraci.

Cardi e asparagi, porri, sedano d’acqua, borraggine e una varietà di verdure che molti dei nostri nonni conoscevano in dialetto ma che hanno un loro nome scientifico e che oggi purtroppo si ignorano totalmente sono state in esposizione per tre giorni all’interno del favoloso Gymnasium. “Le verdure contengono molta acqua (fino a oltre il 90%), poche proteine, pochi grassi, poche sostanze amilacee e un elevato contenuto di antiossidanti, vitamine, minerali e fibra alimentare. In genere sono molto digeribili e, grazie al loro volume, contribuiscono notevolmente al senso di sazietà. L’elevato contenuto di polifenoli, flavonoidi e carotenoidi, contribuisce a prevenire i danni dovuti allo stress ossidativo e aumentare l’efficacia con cui il nostro organismo limita gli effetti dannosi di radicali liberi e perossidi che si formano normalmente con il metabolismo o che assumiamo cucinando alcuni alimenti.

Le verdure spontanee, pertanto, raccolte sapientemente da mani esperte, possono diventare ingredienti sani e genuini per prelibate ricette locali, tradizionali e antiche, in quanto possono arricchire la tavola di sapori forti, decisi, amari o delicati che conferiscono al palato sensazioni uniche e particolari: rustiche, primitive, grezze ma genuine, in grado di riconciliare l’uomo con la natura”. La mostra sulle verdure spontanee è stata curata da Rosario Schicchi, Anna Geraci, Silvia Fretto e Francesca Cerami, con la preziosa collaborazione della Proloco di Isnello di Giovanni e Filippo Scafidi, Pippo Di Noto e Giuseppe Certa. In attesa dell’ultimo fine settimana di ottobre per la Zagara d’Autunno si possono frequentare alcuni dei corsi organizzati dalle varie associazioni in città e sul territorio per riconoscere le verdure e tornare alla terra con sapienza.

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