Politica

Gangi, arriva il commissario nel paese del silenzio

La settimana di passione è cominciata ieri secondo il calendario liturgico, giorno in cui è arrivata a Gangi la comunicazione del decreto di nomina del commissario, Giovanni Impastato che, a seguito delle dimissioni concordate di sei consiglieri si sostituirà al Consiglio comunale.

Quindi l’arena della lotta politica, il Palazzo Bongiorno, affrescato da Gaspare Fumagalli con il grande lampadario in vetro di Murano rimane vuota. Di certo qualcuno ha deciso di dare il pollice verso a questa legislatura portando di fatto il Comune al Commissariamento.

La stessa fine che si scongiurava per la presenza di un’unica lista alle elezioni comunali è difatti sancita con questo atto politico. Ufficiale comunicazione dal profilo social gruppo consiliare che consiliare non è più, “Paese futuro”: “Comunichiamo che è stato da poco pubblicato il decreto presidenziale di nomina del Commissario che sostituirà il Consiglio Comunale di Gangi a seguito delle dimissioni dei 6 consiglieri. Nostro malgrado dobbiamo prendere atto che non possiamo più rappresentare i gangitani nel consesso consiliare, ringraziamo i cittadini per la fiducia che ci hanno accordato e per la possibilità e l’onore di poterli rappresentare. Buona Pasqua, a presto. Forza Gangi”.

Il silenzio incombe sul paesino madonita che sembra rimpicciolirsi all’orizzonte stritolato dal silenzio e dal malumore che si respira attraversando le strade vuote. “Irresponsabili” aveva chiosato il Sindaco Francesco Migliazzo, lo stesso che posa sorridente nella foto di rito della processione delle Palme accanto al suo vicesindaco Giuseppe Ferrarello come se nulla fosse successo.

Ma non sempre si può nascondere il sole con la rete diceva un vecchio detto. E i cittadini rabboniti dai sorrisi di circostanza vorranno conoscere il destino del loro comune fatto di tasse, acqua non potabile e silenzi. Più che forza, povera Gangi.

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