Cronaca

Un viaggio in moto sulle Madonie: itinerario

Chi l’ha detto che la Sicilia è solo spiagge, mare e relax? Il territorio siculo è pieno di bellezze di tutti i tipi, colmo di scenari, paesaggi e broghi antichi da visitare. Una meta perfetta anche per un viaggio on the road, come amano fare i bikers che qui possono attingere a piene da mani da uno sconfinato ventaglio di opzioni.

Oggi concentriamo la nostra attenzione su una zona non molto esplorata ma ricca di fascino, situata in provincia di Palermo: le Madonie. Si tratta di una dorsale montuosa che fa parte dell’appennino siciliano, uno dei più apprezzabili paesaggi naturalistici dell’intera regione. Cosa aspettiamo allora? Montiamo in sella e tuffiamoci alla scoperta di queste splendide strade. Se non hai ancora tutto l’occorrente non temere: ti basta spulciare la pagina https://www.yeppon.it/c/moto per trovare i migliori accessori a prezzi vantaggiosi e acquistare online in assoluta sicurezza.

Curve tortuose, altezze siderali e borghi medievali da visitare

Forse non tutti sanno che da queste parti si sfiorano i 2000 metri di altitudine, cime che in Sicilia sono seconde solo alla grandezza del’Etna. Le Madonie, dette in dialetto siciliano Li Marunìi, possono essere esplorate in un paio di giorni. L’itinerario è racchiuso infatti in un raggio di 163 chilometri, che ha come punto cardine la splendida cittadina di Cefalù. E’ da qui che si parte per un viaggio che tocca altri 5 comuni (Castelbuono, Geraci Siculo, Polizzi Generosa, Piano Battaglia e Collesano), prima di approdare nuovamente a Cefalù. Vediamolo nel dettaglio.

Cefalù merita una visita approfondita, che consigliamo di fare al ritorno, quando l’adrenalina dell’on the road va scemando e si può godere appieno delle bellezze artistiche della città. Abbandonata Cefalù e presa la SS113, già dopo una decina di chilometri si comincia a notare un paesaggio più aspro e montuoso, che si intensifica una volta imboccata la statale 286 in direzione di Castelbuono. Qui l’altitudine aumenta fino a toccare i 300 metri sul livello del mare, le strade sono più tortuose e si comincia a intravedere qualche scorcio interessante. Castelbuono è un bel borgo medievale che merita una breve sosta, prima di ripartire in direzione Geraci Siculo.

Si superano i mille metri prima di riscendere verso il barocco di Cefalù

Le curve si intensificano, la guida diventa più attenta ma allo stesso tempo adrenalinica e l’altezza continua a salire. Qui si superano i 1000 metri, uno scenario insolito da queste parti ma molto affascinante. Ci fermiamo ad ammirare quest’ulteriore borgo, incastonato tra i monti delle Madonie, per respirare un po’ di aria pura prima di una nuova ripartenza. Per raggiungere la prossima meta, Polizzi Generosa, bisogna attraversare diverse strade: si imbocca prima la statale 120, sfiorando i comuni di Petralia Soprana e Petralia Sottana, e poi si prende la statale 643, che dopo Castellana Sicula giunge fino a Polizzi Generosa. Qui è d’obbligo un breve stop per visitare l’Eremo di San Gandolfo, che darà un tocco di sacralità alla nostra escursione.

Ancora una quindicina di chilometri, da percorrere lungo la statale 119 e la statale 54, ed eccoci a Piano Battaglia, a ben 1572 metri di altitudine! Famoso approdo per gli di appassionati di sport invernali siciliani, questo luogo vanta un paio di rifugi che vale la pena visitare (il più caratteristico è Rifugio Marini). Inoltre da qui si può godere di un panorama che si affaccia sulle maggiori vette delle Madonie e offre un senso di libertà sconfinato.

Dopo questa tappa comincia la discesa, prima attraversando Collesano sulla strada provinciale 9, e poi imboccando la provinciale 113 per circa 25 chilometri fino a tornare a Cefalù. Qui è d’obbligo una lunga passeggiata lungo tutto il centro storico, impreziosito dall’architettura barocca che contraddistingue il borgo.

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