Cronaca

Viadotto Imera, ma quale riapertura? I lavori slittano di altri 7 mesi

Da quattro anni i siciliani attendono la ricostruzione del viadotto Imera sull’autostrada A19 Palermo-Catania. Cinque lunghissimi anni: tante promesse, molte parole e un cantiere lumaca. Prima le visite dell’ex ministro Delrio durante il governo Renzi, poi quelle di Toninelli durante l’esperienza gialloverde, da allora non è cambiato nulla. Adesso però quando si pensava di riuscire a vedere la fine dei lavori arriva la doccia fredda. Il nuovo cronoprogramma fornito dall’Anas, azienda appaltante dell’opera e che finirà sul tavolo dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, indica una nuova data, in ritardo di sette mesi con quanto annunciato fino allo scorso anno. Parole su parole che hanno prodotto in questi mesi solo disagi. La principale autostrada dell’isola da quattro anni è interrotta all’altezza di Scillato e costringe gli automobilisti ad uscire dalla A19 e a rientrare qualche chilometro dopo all’altezza di Tremonzelli.

I cantieri lumaca nell’isola hanno posto il problema della situazione della viabilità nell’isola. Lo scorso 12 settembre l’assessore regionale Falcone ha organizzato un tavolo tecnico sulla viabilità siciliana. Sul tavolo il tema dei pagamenti alle imprese, specie per quanto riguarda i lavori intermedi dal valore di circa quattro milioni di euro come l’eliminazione, sulla Agrigento-Caltanissetta, dell’interferenza di Delia-Archeologia e delle interferenze di Favarella e Santuzza-Arenella. “Il presidente Gatti – dice Falcone – ci ha comunicato di aver ottenuto dalla Banca popolare di Milano la dilazione della cessione dei crediti che l’istituto reclama da Cmc. Questo consentirà al Comitato dei creditori di poter essere pagato direttamente da Anas. Sbloccando tali liquidazioni, a breve potrà essere completata la posa dei guard rail sul primo tratto della Caltanissetta-Agrigento, da Canicattì fino a Caltanissetta sud, così da poter aprire al traffico questa porzione di strada in tempi brevi”.

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