Così il borgo madonita vuole diventare uno “scrigno d’arte”

Redazione

Cronaca - Bompietro

Così il borgo madonita vuole diventare uno “scrigno d’arte”
Le due opere posizionate in piazza delle Rimembranze sono “Grande amore” e “la Sicilia”, realizzata da Gianfranco Macaluso

10 Febbraio 2020 - 09:55

“Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo”. Collocate, in piazza delle Rimembranze, a Bompietro le prime due statue realizzate durante il primo simposio di scultura voluto dall’amministrazione comunale e promosso grazie alla democrazia partecipata. Un piccolo borgo che vuole diventare uno scrigno d’arte, grazie alla realizzazione della via degli artisti e ai 200 presepi. Un luogo dove turismo e arte stipulano un matrimonio perfetto.

“La scultura è di importante rilievo per l’identità artistica del Paese, vogliamo realizzare un borgo museo – dice il sindaco Pier Calogero D’Anna – assieme ai 200 presepi da oggi passeggiando è possibile ammirare anche le due statue, realizzare da due maestri scultori locali Gianfranco Macaluso e Damiano Sabatino. La nostra idea è quella, passeggiando tra Bompietro e la frazione di Locati, di realizzare un gigantesco museo a cielo aperto, un affascinante e originale percorso scultoreo, con la collocazione di decine di sculture in pietra che grazie a nuove iniziative saranno realizzate da artisti di fama internazionale, un percorso di visita, che si arricchirà anno dopo anno”.

“Solitamente l’artista lavora dentro uno spazio chiuso, il suo studio, con la realizzazione del primo Simposio – continua il primo cittadino – vogliamo che la condivisione di esperienze e tecniche possa arricchire gli stessi artisti. Nonostante le difficoltà economiche di una piccola comunità come la nostra abbiamo deciso come amministrazione di investire nell’arte e nella bellezza”.

Le due opere posizionate in piazza delle Rimembranze sono: “Grande amore” che rappresenta il grande amore di un fanciullo per la sua terra “la Sicilia”, realizzata da Gianfranco Macaluso, insegnante al liceo artistico di Brindisi con una laurea all’accademia delle belle arti di Palermo e alle spalle varie mostre ed opere in tutta la Sicilia. E la scultura titolata: “Vola vola palummedda” un insieme di ricordi d’infanzia dell’artista Damiano Sabatino, insegnante, scultore, architetto, intagliatore dallo straordinario talento tanto da meritare il riconoscimento dell’Unesco ed essere iscritto nel REIS, registro dei tesori umani viventi, quale intagliatore di bastoni.

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