Spesa sospesa e banco alimentare, la solidarietà al tempo del coronavirus

Giuseppe Di Gesù

Cronaca - Le iniziative

Spesa sospesa e banco alimentare, la solidarietà al tempo del coronavirus
Si moltiplicano le iniziative in tutto il territorio per aiutare chi è in difficoltà economiche

27 Marzo 2020 - 12:15

Un tempo c’era il caffè sospeso, si andava al bar e si pagava un caffè in più, lasciandolo già pagato per chi non poteva permetterselo. Una tradizione nata a Napoli, che tutt’oggi qualcuno continua a praticare. In tempi di coronavirus, nasce la spesa sospesa per prendersi cura delle famiglie che hanno difficoltà economiche. Sono sempre di più ormai le famiglie che iniziano ad avere difficoltà a mettere qualcosa da mangiare a tavola. Con le attività chiuse, le bollette da pagare e gli affitti sulle spalle, in tanti iniziano ad avere seri problemi di approvvigionamento.

Il centro di cultura e solidarietà “il segno” ha lanciato questa bellissima iniziativa a Termini Imerese e Trabia, indicando come punto in cui è possibile lasciare la spesa sospesa l’Eurospar e il Conad a Termini Imerese e la Sisa a Trabia. Chi lo vorrà, potrà acquistare qualcosa in più da lasciare nel “carrello sospeso” ed i volontari si occuperanno di recapitare la spesa ai bisognosi. Unica indicazione che viene data è quella di non lasciare alimenti freschi, facilmente deteriorabili. Zucchero, carne e tonno in scatola, prodotti per l’igiene personale e della casa, qualcosa per i bambini come merendine, biscotti o altro sono tutte cose utili che possono essere lasciate nel carrello sospeso.

L’iniziativa della spesa sospesa viene lanciata anche nelle Madonie, con l’hashtag #nessunorestisolo:“Quando fai la spesa al supermercato, pensa a chi la spesa non può farla”, è l’appello alla solidarietà lanciato dal Comitato Promotore delle Zone Franche Montane in Sicilia per aiutare le famiglie che vivono una situazione di disagio economico, dovuta al fermo lavorativo per l’emergenza sanitaria.

«Chiediamo ai cittadini di lasciare al proprio supermercato beni di prima necessità, chiedendo di recapitarli, anche a domicilio, alle famiglie che in questo momento versano in condizioni assai precarie – spiega Vincenzo Lapunzina, coordinatore del Comitato Zfm. – Chi non ha uno stipendio e vive dei proventi del proprio esercizio, in questo momento di blocco lavorativo, disposto giustamente dal Governo nazionale, ha notevoli difficoltà anche a fare la spesa». Ai cittadini viene chiesto di aderire all’iniziativa denominata “La spesa sospesa” con un piccolo gesto di generosità, ovvero donando alle casse dei supermercati beni a lunga scadenza, (pasta, latte, zucchero, legumi, tonno, pelati, biscotti… ); saranno gli stessi commercianti a recapitarli a domicilio a chi ne ha bisogno per fare in modo che nessuno resti solo.

Sempre sul fronte della solidarietà c’è anche la distribuzione della “Busta della spesa” con alimenti di prima necessità per aiutare e stare vicini ai più fragili. Grazie alla donazione del Banco Alimentare, l’Amministrazione Comunale di Termini Imerese, attraverso il Servizio di Segretariato Sociale distribuirà in città la “busta della solidarietà”. Saranno i volontari della Protezione Civile Comunale a bussare e consegnare ai più fragili, fuori dalla porta, a un metro di distanza la busta con generi alimentari di prima necessità. Per chiedere la “busta della solidarietà” chiamare al numero 091 8128251  lunedì-venerdì 8.30-13.00 – mercoledì 15.00-17.00. Bisogna dichiarare un reddito non superiore a 5mila euro e non essere assistiti da nessun altro ente caritatevole.

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