La rete degli Ecomusei da poco istituita in Sicilia rappresenta l’avvio di un importante processo di innovazione territoriale la cui finalità è il benessere economico, sociale, ambientale e culturale delle comunità e la cui centralità è l’essere umano. In Sicilia nulla dev’essere inventato perché tutto già esiste. Dobbiamo solamente prenderne consapevolezza e imparare a trasformare le risorse in valore sociale, culturale, economico. Questo l’obiettivo comune che vede lavorare in sinergia gli 11 ecomusei siciliani in co-operazione con le amministrazioni locali e l’assessorato regionale dei Beni Culturali.
Si è tenuto infatti l’incontro tra l’Assessore Regionale Alberto Samonà, i componenti del Comitato Tecnico Scientifico dell’Assessorato e i responsabili della rete. A darne notizia sono il Presidente dell’Unione dei Comuni “Madonie” Pietro Macaluso nella qualità di Soggetto Proponente dell’Ecomuseo ed il referente tecnico Alessandro Ficile. Nel corso dell’incontro, al quale in rappresentanza delle Madonie hanno partecipato anche Dario Scarpati e Luca Boccalatte, tutti i partecipanti hanno condiviso l’opportunità di azioni congiunte sul territorio regionale e la necessità di lavorare sulla formazione e trasferimento di competenze per rendere le comunità “consapevoli e competenti”.
Riconoscimento e soddisfazione espressa dall’assessore per il lavoro svolto finora dal costituendo Coordinamento regionale degli ecomusei riconosciuti e promette azioni di Governo, finalizzati a sostenere gli Ecomusei già a partire dal 2021. Con il riconoscimento degli ecomusei regionali ed il relativo coordinamento si auspica l’attenzione delle istituzioni verso un modello di valorizzazione territoriale in cui il patrimonio materiale e immateriale ed il vissuto identitario delle comunità, diano un nuovo e più concreto impulso alla messa in campo di progettualità integrata nella strategia di valorizzazione territoriale.
Coordinamento Regionale degli Ecomusei