Caos scuole nelle Madonie, ecco dove saranno aperte e dove chiuse

Michele Ferraro

Cronaca - Coronavirus

Caos scuole nelle Madonie, ecco dove saranno aperte e dove chiuse
Intanto scoppia l’ennesima guerra fra sindaci nelle Madonie, innescata dal primo cittadino di Collesano Giovanni Battista Meli

17 Gennaio 2021 - 19:25

Scuole chiuse a partire da domani a Campofelice di Roccella (fino a data da destinarsi), Gangi (fino al 23 gennaio), Collesano (fino a data da destinarsi), Lascari (fino al 20 gennaio) e Petralia Soprana (fino al 31 gennaio). Rimangono aperte invece nei comuni di Cefalù, Castelbuono, Polizzi Generosa, Caltavuturo, Petralia Sottana, Castellana Sicula, Pollina, Geraci Siculo, San Mauro Castelverde, Alimena, Isnello, Gratteri, Bompietro, Blufi, Sclafani Bagni e Scillato.

E’ il caso di ricordare che in materia scolastica l’ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci dettava la seguente regola: “Per quanto riguarda le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado (scuola media), come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza”, lasciando comunque ai sindaci ampi margini di discrezionalità.

Nei giorni scorsi ai sindaci siciliani è stata recapitata una circolare con la quale l’assessore Razza annunciava che entro il 17 gennaio si sarebbe proceduto a degli screening di massa sulla popolazione scolastica al fine di “riaprire in sicurezza”. Ed è proprio su questo screening, non ancora effettuato, che si concentrano molte delle ordinanze dei sindaci che hanno disposto la chiusura delle scuole dell’infanzia, primaria e del primo anno della scuola secondaria (essendo le classi superiori già chiuse in osservanza dell’ultimo Dpcm emanato dal Governo Conte).

Il sindaco di Castelbuono Mario Cicero commenta così la sua scelta di tenere aperte le scuole: “Non ho motivo di chiuderle perché in questo momento non ho nessun caso in paese. Dispiace però dover notare la totale confusione che si sta delineando. Qui ognuno fa a modo suo mentre ancora non si affrontano con la dovuta serietà quelli che secondo me sono i veri veicoli di contagio collettivo, mi riferisco ai funerali, alle veglie funebri, alle file negli uffici pubblici come le Poste”. “Abbiamo pochi casi che non interessano in alcun modo la popolazione scolastica – afferma il sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa – quindi abbiamo scelto di non derogare all’ordinanza del presidente della Regione anche perché abbiamo già avuto notizia che in settimana è previsto lo screening della popolazione scolastica”. Contrari alla scelta di lasciare aperte le scuole i consiglieri di opposizione del Comune di Caltavuturo che chiedono di fare prima lo screening e l’istituzione della C.O.C. (Centrale Operativa Comunale)

Intanto scoppia l’ennesima guerra fra sindaci nelle Madonie, innescata dal primo cittadino di Collesano Giovanni Battista Meli che con un video pubblicato sulla sua pagina facebook si scaglia con parole pesantissime contro i suoi colleghi che, pur avendo deciso di chiudere le scuole dei loro Comuni (come ha fatto lui) si sarebbero “trincerati” dietro un provvedimento di sanificazione dei locali scolastici. Meli definisce “vigliacca” la scelta dei questi sindaci, “una presa in giro” aggiunge, prodigandosi però in una difesa d’ufficio del compagno di partito assessore Ruggero Razza, che non è riuscito a dare seguito all’impegno di procedere allo screening scolastico entro il 17 gennaio, come previsto da una sua stessa nota.

Il duro attacco di Meli, sebbene non esplicito, è rivolto ai colleghi di Campofelice e Lascari. Sia il sindaco Michela Taravella (Campofelice) che il sindaco Franco Schittino (Lascari) hanno infatti chiuso le scuole per sanificazione, fino al 20 gennaio a Lascari e fino a data da destinarsi a Campofelice, in attesa del “famoso” screening scolastico promesso dall’assessore Razza che, comunque, scrive in una nota il sindaco Taravella verrà effettuato il prossimo 21 gennaio. Scelte queste che hanno scatenato l’invasione di campo del collega Meli.

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