L’ultimo saluto di Caccamo a Roberta: “Vivrai in eterno in noi”

Redazione

Cronaca - Oggi il funerale a Caccamo

L’ultimo saluto di Caccamo a Roberta: “Vivrai in eterno in noi”
Oggi è il giorno dell'ultimo saluto a Roberta Siragusa, la ragazza trovata morta a Caccamo

04 Febbraio 2021 - 14:02

Ci sono le lacrime di dolore. Non solo quelle dei familiari, ma anche quelle degli amici e dell’arcivescovo della diocesi di Palermo Corrado Lorefice. Oggi è il giorno dell’ultimo saluto a Roberta Siragusa, la ragazza trovata morta a Caccamo. É accusato dell’omicidio il fidanzato Pietro Morreale che si trova rinchiuso in carcere. Caccamo stamattina si è svegliata ancora più triste. L’episodio ha sconvolto l’intero paese in provincia di Palermo.

“Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Davanti al corpo di Roberta. Corpo martoriato. Sacrificato. Vita che ci è stata rubata. Perchè? Ancora una volta, risuona un grido: perchè? Perchè questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Iana e Filippo, al fratello Dario, ai familiari, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele”. Sono le parole pronunciate nel corso dell’omelia da Lorefice che poi prosegue: “L’uomo – dice la Parola di Dio – ha due strade: quella della relazione e quella della violenza. E oggi vediamo come la violenza abbia distrutto la bellezza di Roberta, la bellezza delle sue relazioni, la bellezza che lei aveva il compito di far crescere nel mondo”.

Per l’arcivescovo, “in certi momenti si vorrebbe solo stare in silenzio e piangere sommessamente un dolore indicibile, inaudito. Un corpo che aveva il fuoco della vita e si apriva al fuoco dell’amore è davanti noi, sfigurato dalle fiamme della violenza. Se il cuore non arde di amore divampa il fuoco devastante della violenza. E in questo corpo bruciato ci sembra che sia racchiuso il dolore di un mondo nel quale ancora domina la violenza. Oggi, in questo mondo sempre più segnato dalla violenza e lacerato da conflitti, assistiamo alla barbarie di corpi abusati, mutilati, eliminati, ricacciati e rinchiusi in luoghi di tortura. Nel corpo di Roberta piangiamo il destino dell’umanità quando essa sceglie la violenza, la morte. Non ci sono parole per consolare il vostro strazio, cari genitori. Siamo in silenzio con voi. E vi doniamo le nostre lacrime. L’intera famiglia umana oggi piange Roberta”.

Poi hanno preso la parola alcuni amici di Roberta: “Il cuore è a pezzi, facciamo fatica a crederci, perchè è inaccettabile una cosa del genere, una cosa che non doveva succedere, che stravolge la nostra esistenza. Roberta meritava di essere felice, di divertirsi, imparare, crescere, amare e vivere. Sei stata strappata da questo mondo, da noi e da tutte le persone che ti vogliono bene, non riusciremo più a sentire il calore degli abbracci, la dolcezza del tuo sorriso”.

“Tu vivi e vivrai in eterno in noi – aggiungono – nel cuore dei tuoi genitori e di tuo fratello, in coloro che ti amano. Porteremo vivo il ricordo della bellissima ragazza che sei, della tua gentilezza e della tua bontà d’animo, della tua voglia di vivere, della tua risata che non mancava mai. Ti chiediamo scusa per non avere capito fino in fondo, e chiediamo giustizia per te e per tutte le donne perchè questo non capiti mai più”.

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