Politica

Ex cine-teatro Le Fontanelle, botta e risposta fra sindaco e opposizione

2Quello della progettazione, del recupero e della ristrutturazione dell’ex Cine teatro Le Fontanelle è una storia infinita, dal suo primo finanziamento del Pist andato perduto, al recupero dei fondi grazie all’inserimento dell’opera tra quelle finanziabili tramite il Patto per il Sud”, inizia così la lunga nota firmata dalla consigliere comunale Gian Clelia Cucco per conto del gruppo “Castelbuono in Comune” che, a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione del Manifesto per il Teatro le Fontanelle torna sulla vicenda per ribadire la propria contrarietà al progetto di recupero avviato dall’amministrazione Comunale.

“Non sono bastati i dibattiti fra le forze politiche, la costituzione di un Comitato spontaneo per le Fontanelle che ha costantemente interloquito con i progettisti incaricati del restauro, non sono bastati i loro suggerimenti tecnici e qualificati affinché ne recuperassero le funzioni di teatro.  Tutto ciò non è stato sufficiente – scrive l’esponente politico del gruppo di opposizione – a far desistere l’Amministrazione comunale da una scelta miope, considerato che la comunità di Castelbuono, di spazi ampi e multifunzionali dove svolgere conferenze, mostre, convegni, già ne possiede diversi e non ha bisogno di un’altra opera pubblica con tali destinazioni. Ci chiediamo come un’amministrazione possa ignorare il passato della comunità che l’ha eletta per rappresentarla.

“L’Amministrazione comunale non può ignorare o sottovalutare i malcontenti, calando in un silenzio profondo facendo finta di nulla, visto che è sotto gli occhi di tutti, in questi giorni la mobilitazione popolare e trasversale di cittadini comuni, movimenti politici, associazioni culturali, ex amministratori locali, giornalisti e scrittori, e tante personalità del mondo dello spettacolo. Tutti insieme per “Il Manifesto per il teatro le Fontanelle”, mossi dal medesimo obiettivo di tutelare la storia, l’identità culturale e animati dal comune sentimento di appartenenza ad una comunità che vive e si rigenera grazie al senso civico e alla coesione sociale. Esso è la risposta collettiva per dire a gran voce che Castelbuono rivuole il suo teatro e dire no alla scelta dell’Amministrazione comunale di ristrutturare l’ex cine-teatro le Fontanelle per la realizzazione di uno spazio polifunzionale dove svolgere varie attività.”

“A parer nostro – si legge ancora nella nota – utilizzare il termine “spazio polifunzionale” per includere anche le rappresentazioni teatrali, non è sufficiente a soddisfare le esigenze di chi fa teatro, di chi va a teatro, avendo esso delle peculiarità tecniche che una sala polifunzionale non può soddisfare. Ristrutturare il cine-teatro Le Fontanelle significa custodire la memoria collettiva di una comunità, far rivivere un sogno a chi in quel teatro ha vissuto momenti significativi della propria vita, quel sogno comune ai castelbuonesi. Per ciò che il cine-teatro Le Fontanelle ha rappresentato nel tempo e rappresenta, per il ruolo di centro di riferimento culturale che Castelbuono ricopre nel territorio madonita, è doveroso, oltre che naturale, che il restauro miri a rimettere in uso un “Teatro”. Coloro che oggi ci amministrano non possono rimanere sordi al grido unanime che si leva dal popolo; essi hanno il dovere di farsi interpreti dei bisogni e dei desideri della comunità. Noi di “Castelbuono in Comune” – conclude Gian Clelia Cucco – come forza politica presente in Consiglio comunale insieme agli altri soggetti politici e culturali che hanno promosso il Manifesto per il teatro “Le Fontanelle” rivendichiamo il nostro teatro. L’Amministrazione comunale deve assumersi la responsabilità e l’impegno di trovare le soluzioni alternative all’attuale progetto per realizzare un teatro, piccolo o medio, ma una struttura che abbia le caratteristiche tecniche e strutturali di un vero teatro che sia strumento culturale di crescita personale e collettiva, luogo fisico da vivere con i suoi tempi e i suoi rituali, bene prezioso per la nostra Comunità.”

Non si fa attendere la risposta del sindaco Mario Cicero che proprio questa mattina ha affrontato l’argomento con un post sulla sua pagina facebook nel quale si rivolge ai cittadini di Castelbuono: “Scoprirete l’inconsistenza politica, amministrativa, ma cosa più preoccupante culturale, di forze politiche che non avendo visione programmatica locale, cercano di darsi un ruolo, coinvolgendo organi di partito e soggetti, che non hanno mai visto un documento, i progetti, non conoscono la stato dei luoghi, del cine/teatro ex fontanelle. Nelle prossime settimane vi diremo del perché di questa crociata, o forse sarebbe meglio definirla la nuova “Spedizione dei Mille”, considerato che molti firmatari non sono siciliani, o vivono oltre lo stretto. Auspichiamo anche che ci venga indicato il novello Garibaldi. Mi rivolgo al paese reale, l’amministrazione farà di tutto per consegnare alla comunità uno spazio culturale, dove si fa Teatro, dove si fa musica, convegni, mostre, anche il veglione per tutti gruppi, senza prime “donne”. Uno spazio Vivo, utilizzato tutto l’anno. Mi scuso con tutti coloro, che hanno firmato in buona fede, perché invitati, a scegliere se volevano un teatro per Castelbuono. A costoro chiedo se interessati, di vedere il progetto attuale, quello appaltato, e qualsiasi altro documento, ed a richiederli alla email: sindaco@comune.castelbuono.pa.it”

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