Cronaca

Foglie e fiori da indossare, “Marta nel bosco” crea gioielli dalla natura

Cosa farà mai Marta nel bosco? Marta nel bosco cammina, osserva, si ferma, cerca, trova. Ma più di ogni altra cosa si lascia ispirare. Così, quando torna a casa, nel piccolo laboratorio amatoriale, così lontano dagli stereotipi di una gioielleria, riesce a dare forma alle sue idee. Da foglie, fiori, erbe spontanee nascono collane, orecchini, anelli ed altri monili, ma anche terrari  ed altri elementi di decoro. Per Marta il bosco, il contatto con la terra e con la natura è la panacea ai malumori di questo tempo sospeso. Un continuo slancio creativo in cui il patrimoni floristico straordinariamente ricco delle Madonie è assoluto protagonista. Del resto già i latini e i greci usavano il termine panacea associandolo al magico potere della natura.

Marta Centineo, a soli 23 anni ha messo in fila i pensieri per il suo futuro. Studentessa di scienze forestali, con un grandissimo amore per la botanica, ha cominciato a dedicarsi alla selezione e alla raccolta di alcune piante e fiori del terreno agricolo che un tempo era  di suo nonno, trasformandoli in piccoli monili da indossare. Da lì sono partiti i racconti e i viaggi intorno alle piante spontanee del territorio madonita. Un piccolo giardino social che ogni giorno diventa più popolato di suggestioni e di nuove creazioni. Micro opere d’arte trasportabili, che sembra abbiano davvero il potere salvifico di strappare un’emozione positiva. Collane, orecchini, anelli e non solo. Terrari che celebrano la vita vegetale che si autogestisce grazie alla perfezione del ciclo vitale delle piante.

Celebrare la natura in tutte le sue forme, esaltandone proprietà e bellezza e conservando la biodiversità di un posto magico come sono le Madonie è la priorità di Marta. E attraversando boschi e vivendo immersa nella natura,  con quell’attitudine anche per i lavori manuali in campagna, dalla raccolta delle olive fino a quella delle mandorle, ci tiene sempre a sottolineare il profondo rispetto che deve esserci nei confronti dell’ecosistema naturale.

“Lo studio delle piante è prioritario per capire come procedere alla selezione e alla catalogazione dei fiori che scelgo per le mie creazioni, non si può prescindere da questo”. Così finocchi selvatici, ginestre, rosa canina diventano oggetti preziosi da indossare. “Mi piace accompagnare ogni monile con una didascalia scritta di mio pugno sulle proprietà e il significato delle piante o dei fiori che scelgo”.  Brillano gli occhi azzurri di questa ragazza che ha già scelto il suo angolo di mondo da cui partire per la sua strada. A protezione della natura che l’ha vista diventare grande.

 

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