Petralia Sottana, nessun vaccino Astrazeneca agli ipertesi over 70

Michele Ferraro

Cronaca - Il caso

Petralia Sottana, nessun vaccino Astrazeneca agli ipertesi over 70

30 Marzo 2021 - 16:59

Decine le segnalazioni fatte di mancata somministrazione del vaccino AstraZeneca a soggetti over 70, regolarmente registrati presso il centro di vaccinazione anti Covid-19 di Petralia Sottana. Il dato che accomuna tutti i soggetti che non hanno avuto il vaccino per il quale si erano prenotati è l’ipertensione. Premesso che ciascun medico vaccinatore non solo ha il diritto, ma ha il preciso dovere di effettuare l’anamnesi e verificare se il singolo utente prenotato possa ricevere o no il vaccino, il dato che emerge da Petralia sta generando confusione e preoccupazione presso l’utenza.

Di fatto si assiste ad un sistematico rifiuto di procedere con la vaccinazione AstraZeneca a quanti affermano di soffrire di ipertensione e di assumere quindi dei farmaci per controllare la patologia, nonostante la scheda anamnestica non faccia alcun riferimento alla ipertensione o a trattamenti farmacologici ad essa associabili.
Così, in decine di casi negli ultimi giorni, si è generato un corto circuito: il medico di base rassicura l’utente over 70 che, in assenza di altre patologie, ha diritto alla vaccinazione ma arrivati al punto di somministrazione di Petralia Sottana si torna indietro.

Alle richieste di informazioni formulate da più di un utente è stato risposto, dal personale presente nel centro vaccinazioni di Petralia Sottana, che nelle prossime settimane sarà aperta una nuova finestra di prenotazione per soggetti fragili, ma non fragilissimi. Ma di questa indiscrezione non c’è nessuna conferma nei documenti ufficiali. Le categorie di soggetti da vaccinare infatti sono ancora le 5 previste dall’inizio e cioè categoria 1: soggetti ad elevata fragilità; categoria 2: persone di età compresa tra 70 e 79 anni; categoria 3: persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni; categoria 4: persone con comorbidità di età inferiore a 60 anni senza quella connotazione di gravità riportata per la fragilità; categoria 5: resto della popolazione di età inferiore a 60 anni.

Abbiamo chiesto informazioni al commissario per l’emergenza Covid-19 della provincia di Palermo Renato Costa che così ha precisato: “Ciascun medico vaccinatore si assume il compito di somministrare il vaccino al singolo paziente. Non esiste quindi in generale una direttiva che sconsiglia la somministrazione di AstraZeneca per ipertensione, esiste il singolo paziente soggetto iperteso che può essere vaccinato o no a seconda della valutazione del medico”. Di fatto a Petralia, ed anche altrove in verità, sembra succedere altro, un atteggiamento improntato sulla prudenza che genera però due interrogativi. Dove, come e quando potranno vaccinarsi i soggetti over 70 mandati indietro? Che utilizzo di farà dei vaccini prenotati dagli over 70 e non somministrati?

E’ il paradosso dei 70enni. Secondo gli ultimi dati ufficiali sono i più colpiti ed i meno vaccinati in Italia. Fra i soggetti ricadenti nella “categoria 2” infatti meno di 400 mila persone hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Pochissime. Basti pensare che gli over 80 che hanno ricevuto una prima dose di vaccino sono ad oggi più di 3 milioni su 4,6 milioni in totale, con il 65% per cento di copertura con almeno una dose. E se si prendono in considerazione anche gli anziani vaccinati in quanto appartenenti ad altre categorie specifiche, come gli ospiti di Rsa, la percentuale sale al 75%.

Il problema riscontrato a Petralia Sottana si verifica anche in altre regioni. Dopo la valutazione delle condizioni di salute capita frequentemente che l’utente over 70 anni venga rimandato a casa. Così quella persona rischia di dover ripetere la trafila per fare l’appuntamento, ma iscrivendosi in quale categoria? Un vicolo cieco dal quale è difficile uscire, a meno che, come accaduto altrove in sostituzione del vaccino AstraZeneca non venga immediatamente somministrato un vaccino a Rna messaggero, come Pfizer o Moderna.

Insomma, intorno al vaccino AstraZeneca si genera ancora troppa confusione e, di certo, non aiuta il fatto che in Europa ciascun paese faccia a modo suo. In Germania, ad esempio la somministrazione di AstraZeneca è stata bloccata per le donne under 55; in Spagna e Polonia non viene somministrato agli over 65, in Francia viene somministrato di 55 anni in su, dai 65 anni in su in Svezia. Insomma, in tutto questo di scientifico sembra esserci ben poco.

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