Allarme processionaria nel Parco delle Madonie: i consigli per evitare problemi

Redazione

Cronaca - Gravi rischi

Allarme processionaria nel Parco delle Madonie: i consigli per evitare problemi
Per evitare rischi per la propria salute occorre assolutamente evitare il "fai da te"

30 Aprile 2021 - 08:33

La Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) è una farfalla che allo stato larvale costituisce una seria minaccia per la popolazione arborea e rappresenta anche un rischio per la salute pubblica. Il suo nome deriva dalla caratteristica abitudine di muoversi in fila creando un’ordinata “Processione” per scendere dalla pianta che lo ospita e andarsi a incrisalidare nel terreno ad unaprofondità di alcuni centimetri. L’osservazione dei nidi bianchi, nelle zone soleggiate della chioma dei pini è un segno inequivocabile della presenza di questo insetto. Combattere la processionaria non è un’operazione facile e per evitare rischi per la propria salute occorre assolutamente evitare il “fai da te”: gli interventi devono essere quindi eseguiti da personale specializzato in grado di trattare in piena sicurezza l’insetto e smaltire correttamente i nidi asportati dalla pianta.

ISTRUZIONI UTILI PER EVITARE PROBLEMATICHE CON LA PROCESSIONARIA
Non toccare o maneggiare i nidi, peli e frammenti di peli dei bruchi, poiché insorge un molestissimo eritema papuloso fortemente pruriginoso che può scomparire dopo qualche giorno; mentre conseguenze più gravi si hanno quando i peli o frammenti di essi, giungono a contatto con l’occhio, la mucosa nasale, la bocca o peggio ancora
quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive. In caso di contatto con gli occhi si potrà avere un rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Chi dovesse presentare, oltre a sintomi localizzati, problemi generalizzati, quali per esempio malessere o vomito, dovrà essere portato subito in un ospedale.

La processionaria può portare a diversi problemi di dermatite. Lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.

In caso di congiuntivite, gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per verificare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.

In caso di dispnea (fame d’aria o affanno), la valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico.

CONSIGLI GENERALI PER COMBATTERE GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA PROCESSIONARIA
Non grattare la parte irritata, per evitare una infezione batterica dai germi presenti sotto le unghie o sulle mani. Mettersi sotto una doccia calda (l’acqua elimina i resti urticanti depositati sulle braccia o su altre parti del corpo). Evitare l’ammoniaca. Il prurito permane per almeno 5 giorni, le vescicole per 2 settimane circa.

EFFETTI DELLA PROCESSIONARIA SUGLI ANIMALI
La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi. Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno
grave dell’esofago e dello stomaco. In questi casi il padrone intuisce la gravità di quanto è successo, perché vede che il fenomeno non accenna per niente a diminuire, anzi con il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose,
tali da soffocare l’animale. I peli urticanti del bruco della processionaria, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua. Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità dell’animale, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

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