Cronaca

Mahmood e il suo “Klan” alla Fiumara d’arte di Antonio Presti

All’ingresso di Castel di Tusa, piccolo borgo marinaro, una targa con una frase tanto famosa quanto riconoscibile di Dostoevskij – la bellezza salverà il mondo- è l’incipit, la porta d’ingresso, la presentazione di un luogo fortemente amato dal mecenate Antonio Presti e trasformato grazie alla sua visione e alla collaborazione con artisti internazionali e nazionali in un luogo di impareggiabile magia. Lo ha scoperto anche Mahmood con il suo ultimo videoclip “Klan” girato da Attilio Cusani, e un gruppo di ballerini le cui coreografie si sono sviluppate dalle prestigiose stanze del museo-albergo “Atelier sul Mare” che a Castel di Tusa si affaccia, alle opere più imponenti della Fiumara d’arte, museo a cielo aperto nato dal desiderio di Antonio Presti nel 1982.

Monumento ad un poeta morto, nota come Finestra sul mare di Tano Festa e la Piramide-38° parallelo di Mauro Staccioli, sono alcuni dei siti che è possibile rivedere in alcune scene del videoclip, così come le camere d’artista in cui è possibile anche alloggiare del museo albergo come la Torre di Sigismondo (1993), una stanza-torre firmata dall’artista-cineasta Raúl Ruiz dotata di un letto roteante di tre metri di diametro e di una finestra che apre il soffitto sul cielo o Stanza dei Portatori d’Acqua (2006) che con una enorme parete a vetro permette di scorgere l’alba sul mare blu del piccolo borgo.

Multiculturalità, il canto delle periferie, le storie degli uomini ai margini che si fanno universali, elementi della musica del cantautore milanese che non possono che incontrarsi nell’opera di Antonio Presti che da oltre quarant’anni, non senza intoppi, è riuscito a trasformare un paesaggio e a scuotere un’umanità assuefatta dalla mancanza di luce. In questo link, il video di Klan.

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