Cronaca

Termini, il consiglio comunale boccia il piano triennale delle opere pubbliche

La Cgil di Termini Imerese e la Fillea Cgil ritengono “grave” la bocciatura in consiglio comunale del piano triennale delle opere pubbliche. E fanno appello alle forze politiche “a trovare un’intesa affinché non si blocchi lo sviluppo del territorio termitano”. Tra le opere messe in discussione, diversi interventi di decoro urbano, tra cui il rifacimento del belvedere, il teatro all’aperto Kalòs e opere di messa in sicurezza di aree a rischio idrogeologico e idraulico. “Il piano triennale delle opere pubbliche è lo strumento fondamentale per definire la programmazione urbanistica e dello sviluppo della città – dichiarano la responsabile della Cgil Termini Imerese Laura Di Martino e il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Affinché il piano non sia una lista dei desideri, occorre una seria progettazione da parte del governo cittadino e una chiara visione di rilancio del territorio. Facciamo appello al senso di responsabilità del consiglio comunale. Lo scontro politico non può compromettere lo sviluppo del territorio e l’occupazione”.

“È stata votata la proposta di Piano triennale delle opere pubbliche 2021/2023 che la Giunta municipale di Termini Imerese aveva già predisposto a marzo ma che è arrivata in Consiglio solo il 21 maggio, senza poter essere neanche approfondita dalla commissione consiliare competente. Visto che era così urgente e importante chiedere i finanziamenti per la “rigenerazione urbana“, perché si è perso tutto questo tempo e non si è organizzato prima un incontro con tutti i consiglieri? Forse per non dare la possibilità di avanzare idee diverse da quelle della Giunta?”. Lo dicono in una nota Raoul Russo, coordinatore provinciale, e Licia Fullone, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. “Se il sindaco avesse voluto, avrebbe avuto il tempo di condividere i processi decisionali con tutti i consiglieri comunali, in maniera chiara e trasparente. E sicuramente si sarebbe trovata la convergenza politica sui progetti da approvare. Invece di trascorrere gli ultimi giorni a fare incontri clandestini per una manciata di voti, avrebbe potuto confrontarsi con tutti sulle tematiche che stanno a cuore ai cittadini: ad esempio, la sistemazione dell’impianto di illuminazione pubblica”.

Russo e Fullone puntano il dito contro il sindaco di Termini Imerese: “Si assuma tutta la responsabilità di non avere creato le condizioni affinché il piano triennale delle opere pubbliche venisse approvato dal Consiglio, pur sapendo di non avere la maggioranza dei voti. Il ruolo della politica è quello di trovare la convergenza e l’intesa, anche fra posizioni contrapposte, nell’interesse della comunità e senza arroganza”. Infine, Russo e Fullone concludono auspicando che “il sindaco abbia finalmente compreso i suoi errori ed apra presto un dialogo aperto e costruttivo con tutti i consiglieri comunali, senza mettere ulteriormente a rischio la amministrazione della città”.

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