Cronaca

Processo alla mafia delle Madonie, tre Comuni si costituiscono parte civile

I Comuni di Pollina, Castelbuono e Castel di Lucio, in provincia di Messina, hanno presentato la richiesta per la costituzione di parte civile nel processo contro la mafia delle madonie, nato dall’operazione “Alastra”, che ha inferto un duro colpo al mandamento mafioso di San Mauro Castelverde. Oltre alle tre amministrazioni comunali, hanno presentato la stessa richiesta al giudice per l’udienza preliminare Annalisa Tesoriere anche alcuni imprenditori che sarebbero stati taglieggiati, il Centro Pio La Torre e Sicindustria. Salta agli occhi invece l’assenza del Comune di San Mauro Castelverde. Giovedì prossimo, il gup scioglierà la riserva su queste istanze. Nel corso della stessa udienza gli imputati avranno la possibilità di scegliere se essere processati con riti alternativi. Alla sbarra ci saranno nomi di primo piano della criminalità madonita, come il boss Mico Farnella ed il figlio Giuseppe. Ma ci saranno anche Antonio Alberti, Rosolino Anzalone, Vincenzo Cintura, Antonio Giuseppe Di Maggio, Arianna Forestieri, Francesco Pullarà, Francesco Rizzuto, Giuseppe Scialabba, Gioacchino Spinnato, Mario Venturella e Giuseppe Rubbino, l’ispettore della polizia penitenziaria accusato di corruzione perché, per i pm, in cambio dei suoi favori avrebbe ottenuto un orologio da Farinella.

La precisazione del sindaco di San Mauro Castelverde

“C’è un motivo preciso per il quale il Comune di San Mauro non si è costituito parte civile – afferma il sindaco di San Mauro Castelverde Giuseppe Minutilla – I gravissimi fatti di reato contestati nei fascicoli del processo Alastra si sono consumati fuori dal territorio del mio Comune che, mi pare doveroso ed onesto ricordare, si è già costituito parte civile contro il mandamento mafioso che infanga il nome di San Mauro nell’ambito del processo Black Cat. Ho denunciato più volte in pubblica piazza l’operato di questi criminali. Stiamo dedicando una strada alla memoria del Giudice Giovanni Falcone mentre un’altra strada, questa estate, verrà intitolata alle coraggiose donne di San Mauro che hanno combattuto mafia e brigantaggio, diventandone vittime. Sto facendo di tutto  fare passare il nome del mio Comune da paese del mandamento a paese del cambiamento, spero che anche gli organi di stampa ci vogliano dare una mano per accelerare questo fondamentale percorso.

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