Ufficiale: nasce il grande polo medico Giglio di Cefalù-Gemelli di Roma

Michele Ferraro

Cronaca - L'accordo per dieci anni

Ufficiale: nasce il grande polo medico Giglio di Cefalù-Gemelli di Roma
Nasce il progetto denominato “Gemelli Giglio Medical Partnership”

16 Giugno 2021 - 19:53

Un partenariato per qualificare, ancor di più, l’offerta sanitaria dell’ospedale Giglio di Cefalù e ampliare la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalenza oncologica” è stato costituito tra la Fondazione Istituto Giglio di Cefalù e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs a Roma. Il progetto denominato “Gemelli Giglio Medical Partnership” prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento di Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per il Giglio. E, inoltre, la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

L’attività sanitaria del “Gemelli Giglio Medical Partnership” è stata organizzata per Centri di cura. I primi a partire saranno il Centro Malattie Endocrine e Obesità, il Centro Chirurgia del Pancreas e Colorettale Laparoscopia e Robotica e il Centro Chirurgia del Fegato e delle Vie Biliari. A ottobre sarà la volta del Centro di Oncologia Ginecologia e del Centro per il Trattamento dell’Endometriosi per proseguire, entro un anno, all’avvio di tutte le attività in progetto. Fra queste il Centro per il Trattamento dei Tumori della Tiroide, il Centro per la Diagnosi e il Trattamento delle Neoplasie dell’Endometrio e il Centro integrato di Chirurgia robotica.

Il cronoprogramma prevede l’avvio delle attività ambulatoriali dei primi tre Centri entro giugno e dell’attività chirurgica, con i primi ricoveri, a settembre. Il progetto è regolato da una convenzione della durata di dieci anni che prevede il trattamento, in regime di ricovero, di 18.805 pazienti (dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno). I nuovi Centri sono identificabili attraverso un logo che vede insieme il Gemelli e il Giglio. Le attività svolte e i professionisti che vi lavorano sono in dettaglio pubblicati sul sito www.gemelligiglio.it che affianca il sito del Giglio www.ospedalegiglio.it

Sono già stati individuati e definiti i responsabili dei primi tre Centri di cura. Per il Centro di Malattie Endocrine e Obesità Marco Raffaelli, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia endocrina e metabolica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs. Con Raffaelli, dal Policlinico Gemelli arriveranno, la specialista in endocrinologia e metabolismo Mia Lovicu e il chirurgo endocrino e dell’obesità Luca Sessa. A dirigere il Centro della Chirurgia del Pancreas e Colorettale Sergio Alfieri direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia digestiva e del pancreas e Coordinatore del Centro chirurgico del Pancreas del Policlinico Universitario Gemelli Irccs.  Il Centro di Chirurgia del Fegato e delle Vie Biliari viene diretto da Felice Giuliante Direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Biliare del Policlinico Universitario Gemelli Irccs.

I professionisti del Gemelli si integreranno con quelli del Giglio nella presa in carico e cura del paziente e sarà un’occasione per il trasferimento di competenze e know how da un centro altamente specializzato in queste tipologie verso l’ospedale siciliano. “Sono orgoglioso di questo progetto – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – sui cui abbiamo investito le nostre migliori energie negli ultimi due anni con la consapevolezza di portare a Cefalù competenze e professionalità tra le migliori in Italia. Lo scopo è triplice: offrire ai siciliani le migliori cure nella nostra regione, intercettare quelle patologie con più numerosi “drg di fuga”, e ampliare le prestazioni offerte dal nostro ospedale. Il progetto – ha aggiunto il presidente Albano – ha una sua sostenibilità economica e i costi sono legati alle attività realizzate”.

“Al Policlinico Gemelli le ragioni della didattica, della ricerca e dell’assistenza sono coniugati ad altissimo livello con una continua sinergia e con la gestione di una complessità di rilievo che deriva dalle dimensioni del Policlinico fuori dall’ordinario per il contesto nazionale. Possiamo immaginare un approccio Gemelli nei confronti della fragilità e della malattia che ha un epicentro qui, in questo grande campus, ma in qualche misura si preoccupa dei malati e delle fragilità anche al di fuori dei propri confini. Ecco perchè oggi scegliamo di intervenire in questo progetto di partenariato con la Fondazione Giglio” afferma Carlo Fratta Pasini, Presidente Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs.

“Il Gemelli tratta in regime di degenza oltre 100 mila pazienti ogni anno di cui circa la metà con patologia tumorale – ricorda Rocco Bellantone, Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica e Direttore Governo Clinico Gemelli Giglio Medical Partnership  – oggi celebriamo l’unione del Gemelli con una delle più brillanti realtà sanitarie siciliane con l’obiettivo dichiarato di evitare i viaggi della speranza. Noi vogliamo portare le migliori cure, assieme al Giglio, a Cefalù per far sì che i siciliani non siano costretti ad andare fuori dalla regione per farsi curare.”

“Vorrei poter vivere giornate come questa almeno una volta alla settimana – afferma il presidente della Regione Nello Musumeci – la Sicilia diventerebbe il punto di riferimento della sanità di altissimo livello. Però se guardo al passato ho il diritto di dire che grandi passi avanti li abbiamo fatti, nonostante un pandemia che ci ha messo in ginocchio. La forza del sacrificio ed il senso del dovere hanno rappresentato la linea di demarcazione fra la cultura della rassegnazione che ha segnato tante stagioni passate ed una cultura della rivincita che è quella che stiamo vivendo, giorno dopo giorno, in questi mesi”

“Oggi si compie un percorso che è costato tanto lavoro – afferma l’assessore Ruggero Razza –  Il primo atto formale di questa procedura è stato uno dei primi impegni che questo Governo della Regione ha affrontato all’indomani del suo insediamento. Dobbiamo avere l’orgoglio di dire che questa importante procedura di evidenza pubblica, che ha portato alla Fondazione di partecipazione di diritto pubblico fra Gemelli e Giglio, è la prima che viene realizzata in Italia. Al centro di questa partnership ci sono due azioni, il potenziamento dell’attività clinica e il rilancio dell’attività di ricerca. Cefalù potrà diventare così oltre che un ospedale di eccellenza anche un centro importante per il mondo accademico ed universitario”.

Particolarmente significativo il fatto che nel giorno dell’inaugurazione ufficiale della partnership fra Giglio e Gemelli sia stato effettuato, dal nuovo team del Gemelli Giglio Medical Partnership il primo intervento di chirurgia robotica per la resezione anteriore del retto in un paziente siciliano affetto da tumore. L’intervento è stato condotto con successo da Sergio Alfieri, direttore della chirurgia digestiva e dal primario di chirurgia Goffredo Arena. Per la prossima settimana è già un programma un secondo intervento.

“Auspico che questo nuovo partenariato, porti autentici benefici in termini di nuove tipologie di prestazioni, di eccellenza, di tutela della salute umana che è il principale obiettivo che una istituzione medica deve porsi, al di là e al di sopra delle inevitabili ricadute economiche e occupazionali che pure sono importanti per lo sviluppo del territorio – afferma il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina che prosegue – A tal proposito se l’Ospedale Giglio di Cefalù oggi si pone come interlocutore privilegiato del più grande ospedale dell’Urbe, nonché di una delle principali realtà mediche e di ricerca scientifica al mondo, ciò è stato reso possibile principalmente dall’elevata competenza e professionalità del personale che, con abnegazione e spirito di sacrificio, garantisce l’erogazione di prestazioni sanitarie di primissimo livello, consentendo di salvare, ogni anno, numerose vite umane. Pertanto esso deve essere coinvolto a pieno titolo e in ragione delle proprie competenze, nella nuova sfida che oggi prende avvio. Mi piace pensare che questo nuovo partenariato medico- scientifico rafforzi la naturale vocazione dell’Ospedale di Cefalù nella tutela della vita umana, affermandone la propria missione come presidio nel quale si protegge la vita, quella che tra queste deve continuare a vedere la luce, di la da meri calcoli numerici, e quella che viene tutelata in ogni istante”.

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