Cronaca

Nasce la comunità energetica delle Madonie, per condividere energia pulita

Costruire una comunità energetica nelle Madonie per produrre e condividere energia elettrica da fonti pulite. Questo l’obiettivo dell’iniziativa coordinata dalla So.Svi.Ma. che coinvolge 28 dei 30 comuni soci (unici due che non hanno aderito sono Cefalù e Sclafani Bagni). Sul sito di ogni Comune aderente è già stato pubblicato l’avviso finalizzato ad acquisire (entro il 2 agosto) l’interesse da parte dei cittadini e delle imprese a voler partecipare alla costituzione di una o più comunità energetiche. L’opportunità di tale iniziativa nasce dal recente Decreto “Milleproroghe” che elenca i requisiti, definisce l’incentivo GSE e prevede la nascita di un soggetto giuridico definito “Comunità Energetica” alla quale posso aderire cittadini, attività commerciali e imprese, enti territoriali e autorità locali.

Sono previsti detrazioni fiscali sugli impianti fotovoltaici pari al 50% delle spese sostenute (fino ad un massimo di 96 mila euro) e in caso di Superbonus sui primi 20 kW dell’impianto si applica una detrazione del 110%. É previsto altresì un premio dal GSE sull’energia condivisa di 110 euro per MWh per 20 anni. Riguardo ai vincoli, sia le utenze (Consumatori) che gli impianti (Produttori) devono essere connessi alla stessa cabina di trasformazione, gli impianti devono essere nuovi (entrata in esercizio successiva al 01/03/2020), alimentati da Fonti Rinnovabili e con potenza non superiore a 200 kW per impianto. La nascita della Comunità energetica si basa sulla partecipazione aperta e volontaria. Ha come obiettivo principale, piuttosto che profitti finanziari, quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera. È possibile che un singolo soggetto si configuri al contempo sia come Produttore, che come Consumatore, sostanziando quella figura chiave del “Prosumer” fondamentale per la Transizione Energetica.

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