PALERMO (ITALPRESS) – La Fillea Cgil, sindacato delle costruzioni, ha lanciato questa mattina l’idea di progettare e realizzare una “comunità energetica” allo Zen, con la partecipazione diretta degli abitanti del quartiere. E’ questa la proposta avanzata in occasione dell’iniziativa “Dalla A allo Zen” organizzata per commemorare i morti dell’8 luglio 1960 a Palermo accompagnando l’omaggio alla memoria a un progetto di cittadinanza attiva, per la riduzione della marginalità delle periferie con un progetto di rigenerazione urbana, sociale e culturale. Una proposta che prevede la definizione di un “tavolo” apposito con il coinvolgimento dello  Iacp, proprietario della maggior parte degli immobili, della Regione, del Comune e delle partecipate come Amg energia, dell’Università di Palermo, presente con la cattedra di Tecnologia dell’Architettura e con i progetti  elaborati dagli studenti sulle comunità energetiche. Il piano prevede  anche il contributo di Panormedil, la cassa degli edili, ente bilaterale pronto a far partire i corsi per formare i giovani dello Zen e insegnare loro un mestiere  nel campo dell’efficientamento energetico dei palazzi popolari dello Zen.  
“L’introduzione del bonus del 110 per cento  con le sue potenzialità finanziarie dovrebbe a nostro avviso aiutare le fasce di popolazione più deboli che vivono in realtà complesse come lo Zen di Palermo. Il quartiere Zen  2 ha le conformazioni ideali per far partire questo progetto. Intanto perchè  la maggior parte degli immobili sta in capo allo Iacp, quindi è patrimonio pubblico. E poi perchè l’utilizzo delle nuove tecnologie nel campo delle costruzioni e le politiche del green building ci impongono per forza di cose di avviare questo processo anche nel nostro territorio”, ha detto il segretario generale degli edili Piero Ceraulo.  “Un cambio culturale che guarda al risparmio energetico, all’innovazione ed alla qualità della vita. Dall’altro lato, tutto questo può generare lavoro,  anzi una nuova occupazione”, ha spiegato Ceraulo. La comunità energetica significa la condivisione di  un progetto per la produzione di energia rinnovabile e dei benefici economici e sociali che ne derivano. L’obiettivo è  fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili con il coinvolgimenti di cittadini,  attività commerciali e imprese del territorio.  “Una scommessa da prendere al volo – ha risposto  Mariangela Di Gangi, coordinatrice  del Laboratorio Zen Insieme che ha ospitato l’evento – Allo Zen esistono risorse ed energie e la volontà di trasformare quello che c’è. Oggi è giornata di memoria e di impegno. Ed è quello che chiediamo alle istituzioni: l’impegno a mantenere le promesse. Da anni la gente dello Zen  aspetta la piazza, un posto di socialità dove stare.  Dobbiamo combattere l’espulsione sociale con l’inclusione sociale”. 
       Il segretario generale della Cgil Palermo, Mario Ridulfo, ha chiesto ai soggetti presenti  di “esercitare la responsabilità politica” attivando, sulla base del progetto di rigenerazione urbana  e culturale presentato dal sindacato,  un confronto con la gente. “Chiediamo al consiglio comunale di riunirsi qui allo Zen – ha detto Ridulfo – La rigenerazione non solo urbana ma anche umana di Palermo deve partire da qui perchè lo Zen è Palermo. Luoghi come questo possono diventare simbolo di una svolta solo  se anche gli abitanti verranno coinvolti.  Chiederemo al presidente del consiglio comunale  di convocare una seduta. Noi dal canto nostro  coinvolgeremo le nostre strutture, dal Sunia, il sindacato degli inquilini  alla Camera del Lavoro dello Zen, per la partecipazione attiva degli abitanti”. 
    All’incontro, hanno dato la loro disponibilità a partecipare al tavolo sia il commissario straordinario Iacp Roberto Pandolfo che l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, il Comune con l’assessore Giusto Catania  e il presidente dell’Amg Mario Butera. La professoressa  Maria Luisa Germanà, della cattedra di Tecnologia dell’Architettura a Unipa, ha espresso la piena disponibilità a un supporto all’iniziativa mostrando anche  le esperienze già realizzate con i progetti  dei giovani architetti Alberto Tricarico e Federica Caruso. “Il quartiere – ha detto – è incompiuto da quarant’anni e la volontà dell’Università è di contribuire a ridurre la sua marginalità”. All’iniziativa  ha partecipato anche  il parlamentare Adriano Varrica, che ha annunciato la possibilità di utilizzare i  57 milioni di euro di fondi ex Gescal riattivati per le periferie, di cui 20 milioni  destinati alla riqualificazione dello Zen. Ed erano presenti altre realtà che operano nel quartiere  come l’associazione Handala, attiva da un decennio, che  con il suo progetto “ZengradoZen” si occupa di migliorare la qualità dell’abitare.
 A tirare le conclusioni è stato  Antonio Di Franco, segretario nazionale Fillea Cgil: “Come Fillea Cgil in questi ultimi anni, attraverso la creazione dell’associazione Nuove Rigenerazioni, e con il contributo dell’Auser e dello Spi e di Legambiente, abbiamo elaborate diversi progetti  sul tema della qualità dell’abitare, del benessere delle persone, delle città e dei territori – ha detto Di Franco – L’obiettivo del Pnrr è il Mezzogiorno, solo per questo l’Italia è la nazione che ha ottenuto più risorse. L’edilizia in questo momento tira. E quindi la riduzione del divario delle periferie diventa punto di partenza della sfida verso la cultura della legalità e dei diritti che oggi siamo qui chiamati a raccogliere allo Zen, con un tavolo permanente che veda la partecipazione attiva delle istituzioni e delle associazioni”. In mattinata Cgil , Fillea e Anpi hanno reso omaggio alle vittime dei moti dell’8 luglio 1960 a Palermo deponendo una corona di fiori davanti alla lapide in via Maqueda.
(ITALPRESS).
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