In fiamme l’anfiteatro della Quacella, Merlino: “Mano criminale”

Michele Ferraro

Cronaca - Polizzi Generosa

In fiamme l’anfiteatro della Quacella, Merlino: “Mano criminale”
Sul posto il presidente del Parco delle Madonie che non ha dubbi: "E' un incendio doloso". Musumeci: "carcere a vita per i piromani"

30 Luglio 2021 - 19:58
Il 30 di luglio del 2021 verrà ricordato come una giornata nera per la Sicilia sul fronte degli incendi. Le fiamme che hanno divorato tantissime parti dell’isola, fra cui anche il Bosco di Poggio San Francesco e il sito storico di Portella delle Ginestre, non hanno risparmiato neanche le Madonie, colpendo al cuore uno dei geositi più preziosi e conosciuti del Parco delle Madonie. In particolare sono andati in fumo le località San Cono, Timpa di Mendola, gran parte dell’anfiteatro della Quacella ed il celebre “manico di Padella”.
“Sono rimasto in costante contatto con l’Assessore Cordaro che ha garantito il massimo dell’impegno e dell’assistenza, ed a cui va tutto il mio ringraziamento – ha scritto in un post su facebook il presidente dell’Ente Parco Angelo Merlino – Adesso giro di verifica per una prima visione dei danni causati, insieme al personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana (Nucleo Soccorso Montano, con il Commissario Di Gangi e l’Ispettore Di Stefano).
Non c’è dubbio che si tratta di incendi di natura dolosa. Per questo motivo metto già da adesso a disposizione di tutte le autorità, la mia completa disponibilità ed esperienza tecnica in materia, utile per individuare i responsabili di questi roghi.
Anche il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci interviene sulla situazione incendi nell’Isola. “Come purtroppo temevamo, a causa delle altissime temperature che già da ieri stiamo registrando in Sicilia, l’Isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue – ha detto il governatore siciliano -. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani che, come accertato dalle indagini degli inquirenti, appiccano scientificamente il fuoco in più punti causando danni irreversibili al patrimonio boschivo e mettendo a rischio persino l’incolumità delle persone. Si tratta di criminali che, lo ribadiamo, meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio. Sono vicino alle tantissime persone che, ancora oggi, sono state costrette ad abbandonare le loro case perché minacciate dal fuoco. E faccio appello a tutti, anche e soprattutto alla luce dell’avviso straordinario diramato oggi dalla Protezione Civile regionale, perché si applichino tutte le necessarie misure di prevenzione previste dalla “allerta rossa” e per limitare – ma preferirei dire per evitare – ulteriori incendi e problemi legati alla eccezionale ondata di calore che riguarderà la Sicilia fino al 6 agosto”, ha concluso il presidente Musumeci.

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