In cambio di denaro fa prostituire il figlio via chat con un prete: arrestati

Redazione

Cronaca - Termini Imerese

In cambio di denaro fa prostituire il figlio via chat con un prete: arrestati
I due si sarebbero scambiati anche materiale pornografico tramite i social network

03 Agosto 2021 - 18:07

In cambio di denaro una madre avrebbe fatto prostituire, seppure via chat, il proprio figlio minorenne con un sacerdote di 63 anni. É accaduto tra Perugia, dove vive il prete, e Termini Imerese dove vive la donna con il figlio minore. I due si sarebbero scambiati anche materiale pornografico tramite i social network. Il prete è finito in carcere mentre la madre del bambino è ai arresti domiciliari.

Il parroco arrestato dai carabinieri di Termini Imerese per prostituzione minorile aggravata era “aduso a pratiche sessuali illecite” che ne rivelano “anche le sistematiche modalità di consumazione, la pervicacia e l’insistenza nell’avanzare le richieste, sempre dietro la prospettazione di una ricompensa economica conseguita al soddisfacimento degli istinti perversi”. É quanto scrive il gip Fabio Pilato nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in manette un sacerdote originario di Caltavuturo ma residente in Umbria, con l’accusa di avere fatto sesso, a distanza via chat, con un minore in cambio di denaro, con la complicità della madre del minore, finita ai domiciliari. Il gip Pilato parla “rapporti intrattenuti dal parroco con i soggetti minori coinvolti nelle sue trame”, e di “paradigma della sequenza criminale, costituita dalle richieste di prestazioni sessuali -essenzialmente incentrate su filmati e videochat -, in cambio della dazione di danaro”. Il sacerdote “ha saputo impostare un gioco psicologico di dipendenza, ed anche di affetto” dice il gip “inducendo in tentazione i ragazzini con le ricompense economiche, e così approfittando delle umili origini e della situazione di bisogno”.

Il sacerdote attuava un “perverso modus operandi” in “totale spregio dei principi di etica e di religiosità che dovrebbero ispirare il suo comportamento”. Sono le dure parole usate dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere il parroco e ai domiciliari la madre del minore. In particolare il gip, come apprende l’Adnkronos, cita una telefonata in cui il prete “pur dimostrandosi compiaciuto del video a contenuto sessuale ricevuto” dal ragazzo di 17 anni, “ne pretende un secondo di identico contenuto dov’è possibile vedere anche il volto del minore al momento dell’orgasmo”. “Mandamene uno dove si vede il tuo volto mentre godi…che mi piace molto..”, dice il prete al giovane. “Dinanzi alla richiesta di danaro formulata dal ragazzo” il prete “risponde rammentando al suo giovane interlocutore che già in passato gli aveva mandato dei soldi”. Ecco il dialogo tra i due: “Va bene…si vedrà…Poi ci dico…il regalino non lo deve fare? Non…non pretendo…se…se lo vuole fare…se non lo vuole fare…niente!”, dice il ragazzo. E il prete: “Non ho capito…”. “Ci dico il regalino me lo vuole fare però?”, replica il ragazzino. “Eh ma quante volte di devo fare sto regalino…una volta ti ho mandato pure i soldini…non hai fatto niente lo stesso…”, risponde il religioso. “Mandami questo video come ti ho detto io…”, insiste il prete. “No no no…[incomprensibile poiché le voci sono sovrapposte]…”. “Oppure fai un video in diretta…”, gli dice ancora.

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