Lettera aperta dei parroci di Gangi: “La cattiveria umana non conosce limiti”

Redazione

Cronaca - La lettera

Lettera aperta dei parroci di Gangi: “La cattiveria umana non conosce limiti”
La lettera di Don Giuseppe Amato e Don Saverio Martina

05 Agosto 2021 - 13:35
Don Giuseppe Amato e Don Saverio Martina hanno scritto una lunga lettera contro chi ha distrutto il territorio. “La cattiveria umana non conosce limiti – si legge nella missiva -. Ci associamo al grido di dolore e di disperazione di tanti nostri concittadini che in questo pomeriggio hanno visto distruggere dalle fiamme dell’incendio il frutto di tanta fatica e di tanto lavoro. Un colpo inflitto ancora una volta alla Creazione e alla Natura in maniera premeditata, sfruttando il favore delle giornate eccessivamente calde e lo spirare di venti sostenuti! Ci chiediamo: chi e perché può gioire di fronte a così grande sofferenza, dolore e a tanta distruzione? Saremmo, ancor più, meravigliati se questi criminali senza un minimo di pentimento si facessero chiamare ancora cristiani o se prendessero parte a qualsiasi forma di manifestazione di fede, fosse pure una semplice processione. Con quale animo si può lodare Dio e i suoi Santi e poi distruggere quanto di bello e di buono ha creato? Con quale animo ci si può accostare alla Comunione Sacramentale? Come ci si potrebbe dichiarare devoti dello Spirito Santo e poi distruggere lo stesso Spirito che abita in tutta la Creazione, che la vivifica e la rende sempre più riflesso della bellezza di Dio? Di fronte a tale ipocrisia possiamo solo sperare nel giudizio di Dio, un giudizio a cui prima o poi tutti dovremo sottoporci e che ci interpellerà se siamo stati buoni custodi di quanto Egli ha messo nelle nostre mani.
Siamo vicini alle Istituzioni civili e alle Forze dell’Ordine che oggi pomeriggio hanno coordinato i lavori di soccorso, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, ai lavoratori forestali e ai tanti volontari che si sono fatti prossimi di amici, vicini, di casa, conoscenti per dare una mano e mettere al sicuro il salvabile. Estendiamo, inoltre la nostra solidarietà alle Comunità limitrofe di San Mauro Castelverde, Geraci Siculo e Castel di Lucio
Confidiamo che un giorno la Giustizia possa fare il suo corso e che i responsabili vengano adeguatamente puniti e possano risarcire il territorio dei danni causati. Alle Istituzioni Regionali e Nazionali chiediamo di sostenere con adeguati incentivi le Aziende che già provate dalla crisi causata dalla pandemia, vivevano situazioni di notevole sofferenza e che, per gli incendi, potrebbero definitivamente chiudere con un danno economico e sociale a territorio non indifferente. Al Signore e ai suoi Santi chiediamo la forza e il sostegno della fede per poter guardare al futuro con occhi di speranza, certi che anche nella prova non siamo mai soli, ma che è il suo Spirito che ci aiuterà a risorgere dalle ceneri e darà vita nuova alle nostre ossa inaridite”.

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