Cronaca

Pochi medici e apparecchiature vecchie: l’allarme sul Cimino di Termini

“Organico medico e sanitario notevolmente ridotto, apparecchiature obsolete, arredi e strutture malridotte”. Il deputato M5S all’Ars Luigi Sunseri lancia l’allarme per le condizioni in cui versa l’ospedale Cimino di Termini Imerese, riferimento sanitario di indiscussa importanza non solo per la città ma anche per l’intero territorio delle Madonie.

“La struttura – dice il deputato – è praticamente abbandonata a se stessa, con apparecchiature obsolete, arredi malridotti, ascensori funzionanti a singhiozzo, e soprattutto, con una carenza di organico oltre ai livelli di guardia, col risultato che non è possibile garantire i livelli essenziali di assistenza. Ho scritto al direttore dell’Asp di Palermo, Faraoni, e all’assessore alla Salute, Razza, perché intervengano con urgenza”.

La carenze di organico principali riguardano il Pronto soccorso (attualmente con solo 4 medici strutturati in servizio sui 15 previsti), il reparto di Anestesia e Rianimazione, con 12 medici in servizio sui 16 previsti, con la conseguente notevole riduzione degli interventi chirurgici programmati) e, soprattutto, il reparto di Cardiologia, dove è presente un solo medico, che, oltre ad affrontare turni estenuanti, non può garantire assistenza continua, col risultato che quando questo medico non è in servizio, l’intera struttura ospedaliera rimane senza il fondamentale apporto di un cardiologo”. “Il quadro – segnala Sunseri nella nota inviata ad Asp e assessorato – è ulteriormente aggravato dalla mancata copertura di alcuni ruoli organizzativi: da ben nove anni manca il primario del reparto di Medicina interna, da sette quello di Chirurgia e da tre quello di Anestesia e Rianimazione”.

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