E’ in programma nella tarda mattinata di domani, all’ospedale Civico di Palermo, l’autopsia sul cadavere di Domenico Nigro, ritrovato martedì scorso in una scarpata al confine di una sua proprietà, in contrada Ricola, nelle campagne di Gangi. Attorno al ritrovamento si sono subito concentrate le attenzioni degli inquirenti che hanno richiesto l’intervento della polizia scientifica. Il corpo esanime di Nigro è stato ritrovato con una mano aggrappata ad una recinzione mentre nell’altra teneva il cinturino del suo orologio. Diverse ecchimosi al volto, i piedi nudi e bruciati fino all’altezza delle ginocchia. A poca distanza dal luogo del tragico ritrovamento una serie di altri indizi: gli occhiali, un coltellino, un mazzo di chiavi, un cappello.

Oltre al non trascurabile dettaglio dell’orologio, c’è poi il particolare delle scarpe e delle calze, trovate distanti dal cadavere, entrambe totalmente bruciate. Forse l’uomo, raggiunto dalle fiamme, ha tentato di liberarsi, o forse è stato un segnale volutamente lasciato dal suo assassino? Circostanze che, messe insieme, restituiscono un quadro tutt’alto che chiaro sul quale, si spera, possa fare luce l’esame autoptico.