Cronaca

Ancora tagli per l’ospedale di Petralia, ecco cosa hanno tolto

La notizia era nell’aria da diversi mesi ormai ma l’ufficialità è arrivata da poco più di una settimana, con la delibera 1429 del 19 novembre 2021 l’Asp Palermo ha pubblicato la nuova pianta organica. “L’atto deliberativo – denunciano i lavoratori – sancisce due gravi penalizzazioni per il presidio di Petralia. Il primo è che vengono azzerati i posti letto dell’unità operativa di ginecologia, di fatto lasciando solo spazio per attività ambulatoriali. Il secondo è che scompare (sia come unità operativa, che come servizio) il laboratorio analisi, non prevedendo neanche le due unità infermieristiche per consentire un punto prelievo, senza la possibilità di analizzare gli esami.

Per oggi è stata annunciata l’ occupazione pacifica del centro vaccinale allestito presso l’istituto Pietro Domina per chiederne lo spostamento presso la struttura ospedaliera. Ma fra i dipendenti dell’ospedale il malumore cresce. Da tempo in molti chiedono il trasferimento – non solo del punto vaccinale – ma di tutto il distretto, dal convento e da piazza domina, di nuovo in ospedale. “Abbiamo la RSA in un locale non adeguato, quello del convento – denuncia Michele Pepe della CISL FP – come anche i servizi ambulatoriali del distretto, dove non funzionano neanche gli ascensori mentre in Ospedale abbiamo 50 posti letto vuoti”.

La destinazione a Covid Hospital dell’Ospedale Madonna dell’alto, ad un anno di distanza dalle promesse e dagli accordi (solo verbali) fra Regione, Asp di Palermo e sindaci, si è rivelata per quello che era: una beffa! Vi ricordate le rassicurazioni sul rilancio e gli investimenti: sarebbero arrivati personale, attrezzature, un reparto di rianimazione, una seconda tac (rispetto a quella arrivata qualche mese fa, che (a prescindere dal Covid) a Petralia si aspettava dal 2018. Intanto l’ospedale madonita fa i conti con la drammatica carenza del personale: le quiescenze di diversi medici hanno ulteriormente danneggiato la crisi di organico del presidio.

“Gli unici che sono arrivati per l’emergenza Covid sono neolaureati a contratto, co.co.co. o a partita iva, hanno buona volontà ma non possono prendersi nessuna responsabilità. Eppure le integrazioni di organico per altri ospedali della provincia si fanno – afferma Michele Pepe. – L’Asp ha emanato un bando per 4 posti di medicina interna per Corleone ed hanno aggiunto un posto di dirigente medico nelle cardiologie di Corleone e di Partinico e, guarda caso, entrambi i medici assunti sono cardiologi madoniti, uno di Gangi e uno di Petralia. Siamo felici per loro ma lo saremmo stati di più se avessero avuto la possibilità di lavorare nel loro territorio per il loro ospedale che orami a stento riesce a garantire i livelli minimi di assistenza. Eppure le cose possono funzionare anche qui, come dimostra il servizio di oculistica, la cui produttività (più di 1.200 visite all’anno grazie al grande impegno ed alla professionalità della dottoressa Valeria Incognito, ha indotto i vertici aziendali ad implementare il servizio con l’attività operatoria.

 

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