Cronaca

Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, Liarda confermato presidente

Rinnovate le carice all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Nel nuovo Consiglio di amministrazione sono stati eletti: Maria Azzurra Provenzano Maria (avvocato); Maria Rosaria La Plena (agrotecnico) ed il sindacalista Vincenzo Liarda, quest’ultimo confermato nel ruolo di presidente. Eletto anche il nuovo presidente dell’assemblea dei Sindaci dei comuni aderenti al Consorzio, all’unanimità dei voti è stato scelto Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa.

“Nel corso delle ultime adunanze sono stati approvati atti finanziari dai quali emerge in modo chiaro che l’Ente registra un avanzo di amministrazione – si legge in una nota diffusa dal Consorzio – Nei prossimi mesi, il consorzio sarà chiamato a programmare una serie di importanti punti e strategie: una nuova riorganizzazione tecnico/burocratica, è già stato individuato un gruppo di lavoro, che si adopererà nel proporre alcune modifiche allo statuto consortile, una maggiore attenzione nel vagliare le richieste di alcuni comuni che vogliono aderire come soci nel consorzio, una più proficua collaborazione con la Prefettura di Palermo e con l’ANBSC, al fine di valutare più accuratamente la volontà dichiarata di alcuni Comuni che vogliono trasferire beni al consorzio. Inoltre, verranno prese attentamente in considerazione le possibilità che offre il PNRR, nonostante i limiti in termini di tempi
e di mancanza dell’area tecnica del consorzio, per sopperire a tale limite, si potrebbero prevedere delle convenzioni con enti che hanno specifiche figure specializzate. Infine, si attiveranno con alcune scuole delle alte e basse Madonie dei percorsi di legalità, che inizieranno all’inizio del 2022, per coinvolgere i giovani ad una nuova cultura della legalità, rendendo gli studenti cittadini attivi e propositivi. Si ipotizza una modalità di partecipazione tramite specifici concorsi di idee, per individuare delle proposte progettuali sul riutilizzo sociale ed economico dei
beni confiscati alla mafia presenti nel nostro territorio, che alla fine del percorso verranno valutate da
una commissione che premierà, con beni strumentali, il progetto più aderente al nostro territorio.”

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