Patrick Zaki da oggi è un cittadino onorario di Termini Imerese

Redazione

Cronaca - Il riconoscimento

Patrick Zaki da oggi è un cittadino onorario di Termini Imerese
L’iniziativa, proposta dal consigliere Rosanna Arrigo è stata approvata dal Consiglio comunale

01 Febbraio 2022 - 16:47
L’Amministrazione comunale di Termini Imerese, dopo aver aderito all’iniziativa pro liberazione di Patrick Zaki, promossa da Amnesty International nel mese febbraio dell’anno scorso, ha conferito allo studente egiziano dell’Università “Alma Mater” di Bologna la cittadinanza onoraria. L’iniziativa, proposta dal consigliere Rosanna Arrigo è stata già approvata nel mese di dicembre dal Consiglio comunale.
“Non posso che dichiararmi soddisfatta per il piccolo ma significativo contributo della nostra città alla causa di Patrick George Zaki e alla lotta per la difesa dei diritti umani, dovuto soprattutto all’impegno e alla dedizione dei ragazzi e delle ragazze del gruppo Riuniamo Termini e alla successiva approvazione in Consiglio comunale”, ha detto il consigliere Arrigo.

Patrick è stato arrestato il 7 febbraio 2020 subito dopo essere arrivato al Cairo ed è rimasto in carcere in Egitto fino all’8 dicembre 2021. Le accuse iniziali basate su alcuni post su Facebook, avevano configurato fra l’altro i reati di “diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici” facendogli rischiare 25 anni di carcere. Il procedimento è invece incentrato esclusivamente su un suo articolo del 2019 sulle discriminazione dei cristiani egiziani. Per la mera “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” ipotizzata in merito all’articolo, la pena massima è di cinque anni di reclusione. Il processo è stato aggiornato al 6 aprile.

“Conferire la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki, diventato un simbolo di resistenza contro la violenza e il disprezzo di ogni principio fondamentale democratico – dice il sindaco Maria Terranova – rappresenta un simbolo di libertà di studio, di pensiero e di partecipazione pubblica, propri di questo territorio e delle istituzioni che lo rappresentano ed è una testimonianza di difesa dei diritti fondamentali per i quali in Italia e in Europa si è tanto lottato”.

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