Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: due arresti e un’azienda sequestrata

Redazione

Cronaca - Termini Imerese

Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: due arresti e un’azienda sequestrata
L’operazione si colloca nell’ambito di una più ampia indagine scaturita dal fallimento di una società di trasporti

04 Febbraio 2022 - 09:52

Due arresti e il sequestro di una società di trasporti del valore di settecentomila euro. È il bilancio di una operazione del Comando provinciale della guardia di finanza di Palermo in seguito ad una indagine della Procura di Termini Imerese per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Il gip di Termini Imerese ha disposto la custodia cautelare in carcere per uno degli indagati, al secondo invece va agli arresti domiciliari. Entrambi sono percettori del reddito di cittadinanza e sono già stati coinvolti, in passato, nel fallimento di altre società di trasporti. L’operazione si colloca nell’ambito di una più ampia indagine scaturita dal fallimento – dichiarato nel marzo del 2021 – di una società operante nel settore dei trasporti su strada.

Le indagini condotte dai militari del gruppo di Termini Imerese con l’ausilio di intercettazioni telefoniche nonché attraverso complessi accertamenti contabili, documentali e finanziari, hanno permesso di ricostruire un disegno criminoso, ideato e realizzato da un’unica regia riconducibile agli indagati, frutto di una articolata pianificazione distrattiva, finalizzata a: svuotare la società che, lasciata in un irreversibile stato di decozione, falliva (accumulando un ingente passivo fallimentare) con conseguenti danni per l’Erario e i fornitori; proseguire l’attività imprenditoriale attraverso la costituzione ad hoc di una nuova società oggi sottoposta a sequestro – fittiziamente intestata a compiacenti prestanome, denunciati a piede libero – avente coincidente sede operativa e attività svolta, che rappresenta la continuazione aziendale della precedente impresa. La società sequestrata è ora affidata ad un amministratore giudiziario nominato, affinché la gestisca nell’interesse della collettività, con il compito di garantire la continuità aziendale e mantenere i livelli occupazionali, per preservare i diritti dei lavoratori.

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