Mafia, sette condanne per i boss del mandamento di San Mauro Castelverde

Redazione

Cronaca - La sentenza

Mafia, sette condanne per i boss del mandamento di San Mauro Castelverde
La pena più alta è toccata al macellaio di Pollina Giuseppe Scialabba

16 Febbraio 2022 - 16:08

Il Gup del tribunale di Palermo Ermelinda Marfia ha condannato sette persone appartenenti al mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, coinvolti nell’operazione Alastra, condotta dalla Dda del capoluogo siciliano e riguardante una serie di episodi di associazione mafiosa, di estorsioni e danneggiamenti. Alcuni imprenditori si ribellarono dando il via all’inchiesta dei carabinieri. Il clan era stato smantellato ed erano stati ricostruiti diversi episodi estorsivi. I boss, secondo l’accusa, avrebbero persino imposto la fornitura di carne dalla macelleria Scialabba, a Finale di Pollina.

Il processo si è svolto con il rito abbreviato, con la riduzione di pena di un terzo. Fra i condannati, così come richiesto dai pm Bruno Brucoli e Gaspare Spedale, ci sono padre e figlio, entrambi di San Mauro: Domenico Farinella, detto Mico, che ha avuto sei anni, mentre Giuseppe ha avuto il doppio, 12 anni. Il figlio del capomafia porta lo stesso nome di battesimo del nonno, lo storico patriarca Peppino Farinella, che fece parte della commissione di Cosa Nostra. La pena più alta è toccata al macellaio di Pollina Giuseppe Scialabba, che ha avuto 16 anni, mentre Antonio Alberti e Francesco Rizzuto ne hanno avuti 10 a testa, Mario Venturella 8 e 10 mesi e Gioacchino Spinnato la pena più bassa, 4 anni. Assolti Rosolino Anzalone, Vincenzo Cintura, Arianna Forestieri. Non luogo a procedere per prescrizione nei confronti di Francesca Pullarà.

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