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Gangi, fine di una stagione fallimentare. Supergiovane: c’è ancora speranza

Adesso è ufficiale, il campionato di Promozione A si conclude e porta con sé un verdetto amaro: l’Asd Gangi ha fallito. Perché? “Perché il Covid .. ” Ma perché? “Infortuni”. Ok, ma perché? Perché un budget di primissimo ordine non è bastato a fornire scuse convincenti ad un’intera comunità calcistica e non solo? Stagione fallimentare senza se e senza ma. Ma facciamo un passo indietro, anzi, 19. 19? Si, 19 sono i punti che separano il Gangi dal Resuttana campione. 11 i punti invece che hanno impedito alla “corazzata” biancorossa di disputare i play-off. “Lotteremo per un posto in prima classe” era stato detto mesi fa. Poi cos’è successo? Infortuni, addii e scelte scellerate hanno dato un’impronta fallimentare ad un campionato di “vertice”. Certo, come se infortuni (perché così tanti?) e Covid non esistessero da nessun’altra parte. Ebbene, qualcuno dovrà fornire delle “scuse” e prendersi delle responsabilità. Ma chi? Vince 3-2 il Gangi di Comito, pardon, di Salvo, contro una Folgore ormai certa di un play-off di “vertice”. E’ il solito Albeggiano a mandare nel limbo i biancorossi che, purtroppo, tra lacrime e lamenti, non troveranno mai un Dante Alighieri pronto a raccontare questo sogno (incubo). Trionfa la Supergiovane di Marandano che al “Failla” liquida 6-3 un Carini ormai in ferie sull’isola che non c’è. Risultato che permette quindi ai “cinghiali” di disputare il play-out contro il Kamarat tra le mura domestiche e di sperare ad una permanenza insperata fino a qualche tempo fa. Manita del Fulgatore sul Lascari-Cefalù e madoniti che concludono un campionato “gentile” e … “tanto onesta pare”. Niente a che fare con il limbo biancorosso e giallorossi di Zappavigna che concludono dignitosamente al settimo posto. 1-0 del Casteldaccia che, attenderà con pazienza, in finale, la vincitrice del play-off tra Folgore e Raffadali. Per il resto, crema solare, sigaro e vacanze.

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