Cronaca

A Gangi emozione e fede: il Santissimo Crocifisso in processione dopo 75 anni

Si sono da poco conclusi i festeggiamenti in onore dell’Esaltazione della Santa e Vivificante Croce a Gangi, ma questa volta con un clima decisamente diverso vista la straordinarietà dell’evento. Dopo ben 75 anni, la sacra effige lignea del Santissimo Crocifisso custodito all’interno della Chiesa parrocchiale del Santissimo Salvatore, è ritornato a “farsi pellegrino tra i pellegrini”.

Il Crocifisso, la cui uscita è legata ai solo eventi straordinari, è sempre stato visto dal popolo di Gangi come punto di riferimento e salvezza nei momenti più difficili che la comunità madonita, e non solo, ha attraversato nel corso della sua storia. La pietà popolare, vista come libera espressione del popolo di Dio, nella quale ai gesti e ai riti legati alla tradizione cristiana intreccia la sua fede, ha fatto riversare lungo il sacro corteo processionale, una moltitudine di gente che, con gli occhi carichi di una grande emozione, hanno partecipato con grande compostezza e un silenzio quasi surreale, un silenzio interrotto soltanto dalla voce del parroco e dei cantori che hanno aiutato i pellegrini a pregare costantemente durante tutto il tragitto della fiaccolata penitenziale che si è svolta all’insegna dell’essenzialità. I numerosi portatori, disposti su una lunga fila, si alternavano lungo il tragitto e tutte le confraternite della comunità ecclesiale, nel consueto ordine processionale, nell’accompagnare il Santissimo Crocifisso, hanno illuminato il percorso con numerose fiaccole. Il percorso, oltre a toccare i punti importanti dell’intera comunità ecclesiale di Gangi, ovvero le quattro realtà parrocchiali, ha previsto due soste simboliche: la prima in piazza e al belvedere e la seconda dinnanzi al Sacro Calvario come segno mistico della Passione di Cristo.

“Quanto abbiamo vissuto qualche giorno fa – afferma Don Luigi Volante, Amministratore parrocchiale delle due parrocchie a lui affidate, Santa Maria e Santissimo Salvatore – interroga le nostre coscienze: abbiamo invocato la Grazia e la Misericordia di Cristo Salvatore, Crocifisso e Risorto, sulla nostra comunità come anche abbiamo innalzato il nostro inno di lode e di ringraziamento a Lui per i doni del Suo Amore. Il cammino processionale che abbiamo percorso con Gesù Crocifisso ci ha permesso di lasciarci istruire dalle Sante Scritture affinché, modellati da esse, potessimo avviare il nostro processo di conversione. Il silenzio, il raccoglimento e la preghiera hanno caratterizzato il nostro procedere perché solo nella preghiera si ottiene quanto si chiede”. Dice il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello: “E’ stato un momento di grande emozione per la fortissima partecipazione da parte di tutta la comunità gangitana che ne ha preso parte con un silenzio disarmante e un’emozione ben visibile nei loro occhi”. A supportare il parroco nei festeggiamenti del Santissimo Crocifisso, è stata l’Arciconfraternita del Santissimo Salvatore: “Abbiamo vissuto – afferma il Governatore Antonio Alaimo – un momento di fede molto intenso e notevolmente partecipato grazie alla particolare devozione che la comunità gangitana ha verso Gesù Crocifisso. Questa devozione era già stata dimostrata due anni fa con il continuo pellegrinaggio di fedeli accorsi per la preghiera personale, quando, per via delle restrizioni, non fu più possibile portare in processione l’icona custodita nella nostra parrocchia. La scelta di portare l’immagine del Santissimo Crocifisso in fiaccolata penitenziale non è stata semplice, sia per l’eccezionalità storica che caratterizza tale tradizione, sia per le difficoltà tecniche che essa pone per l’imponenza e il valore dell’effigie”. (foto di Natale Sottile)

 

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